Domenica 24 marzo 2013
alle ore 19:30
presso la sala espositiva della Casaccia,
in via
Municipio, 43 a Francavilla Fontana
ci sarà l'inaugurazione della
collettiva d'arte
SETTIMANA SANTA
DALLA FEDE AL RITO
DI FRANCAVILLA
FONTANA.
Espongono:
Alessandro Argentina,
Pietro Andriulo,
Stefano Basile,
Marisa Carlucci,
Francesco Cleopazzo,
Andrea Contaldi,
Marilina D’Ambrogio,
Massimo de Gironimo,
Cosimo di Summa,
Grazia di
Punzio,
Arcangelo Faggiano,
Rocco Gallone,
Fausto Garofoli,
Ada Gioia,
Rosa Lauro,
Serena Leo,
Luigi Lerna,
Michele Lerna,
Giuseppe Lombardi,
Rita Maiani,
Mario Mauro,
Francesco
Passaro,
Francesco Pignatelli,
Daniela Sabato,
Rocco Santoro,
Pasquale
Semeraro,
E. Gennaro Solferino,
Sabrina Spina,
Deborah Taurisano,
Giovanni Taurisano,
Tommaso Tedesco,
Maria Urso,
Antonella Vacca,
Gabriella Viapiana,
Gioacchino Zaccaria.
La mostra prevede un
percorso tra interno
ed esterno della sala espositiva della Casaccia,
con la realizzazione di una inedita
Via Crucis sotto il colonnato
della
sede storica del Centro.
I Riti, da secoli, iniziano il venerdì
che precede la domenica delle Palme
con la processione
“Ad tenebras”
della Madonna Addolorata
curata dalla Reale Arciconfraternita
dell’Orazione e Morte sotto il titolo
dell’Addolorata che risiede presso
la chiesa di Santa Chiara.
La domenica delle Palme,
i fedeli
carichi dei fasci di rami d’ulivo
si recano presso le chiese per farli
benedire,
dopo la benedizione,
gruppi di ragazzi in giro per le strade,
bussano ad ogni porta e li offrono in segno di pace.
Sempre nella
mattinata del giorno delle Palme
i Confratelli della Congrega del
Carmine,
indossano l’abito di rito e si recano
in processione a coppia
nella chiesa matrice
per ricevere il precetto pasquale.
Il
Mercoledì Santo
è il giorno dei “piatti”,
ossia baldacchini di legno
dalla base quadrata
ornati con fiori, petali uniti a stoffe e
grano
anemico germogliato al buio
durante il periodo di Quaresima,
in alto
appeso un limone simboleggiante il sole.
Tutto il giorno i ragazzi
portano
in giro questi piccoli capolavori
per le strade della città
bussando
casa per casa per mostrare
il loro lavoro in segno
di pace e
chiedere con la
storica formula
“cè ti piace lu piattu mia?”
ottenendo
come compenso
beni in natura
o poche monete.
Il Giovedì Santo,
dopo la Messa solenne detta
“In Coena Domini”
inizia il tradizionale
pellegrinaggio,
lungo un percorso uguale da secoli,
dei pappamusci nei
sepolcri.
I Pappamusci sono dei pellegrini incappucciati che,
in
silenzio e salmodiando,
camminano lentamente a coppia e scalzi
con un
lungo camice bianco e cingolo alla vita,
mozzetta color panna e con
cappello di pellegrino
stringendo un bastone in una mano
ed il rosario
nell’altra.
Tradizione e fede si fondono nel mistero
del cappuccio
bianco ed il tempo
è scandito dal lento incedere dei talloni neri
di
terra ed asfalto.
I Pappamusci partono tutti dalla chiesa del Carmine
che è depositaria delle divise e dei bastoni.
In Piazza Umberto I il
loro passaggio è segnalato
con note dolenti emesse da due trombe,
le
stesse note usate la notte per il richiamo
dei Confratelli alle
adunanze,
fatto alle porte delle loro case.
Il pellegrinaggio dura sino a
notte fonda
e riprende il venerdì mattina
concludendosi in
corrispondenza dell’ora
della morte di Cristo.
Il Venerdì Santo
è il giorno più mesto.
La mattina tre processioni con le rispettive
Confraternite si muovono contemporaneamente
per attraversare le vie
della città e portare
la Desolata.
La sera, con la presenza delle sette
confraternite
della città, si svolge l’imponente processione
dei Misteri
di enorme suggestione.
Le statue dei Misteri,
ognuna portata sulle
spalle dei confratelli
di ogni congrega, con la loro plasticità,
la
bellezza cromatica e la forte carica
di drammaticità, esprimono e
creano,
avanzando lentamente accompagnate da
musiche strazianti tra la
folla,
un’atmosfera di intensissima commozione
che avvolge tutto e
tutti.
Dietro al Cristo sotto la croce,
si inseriscono i crociferi,
devoti che trascinano per tutto l’itinerario
le pesanti croci di legno
in anonimato.
Il secco e sordo scricchiolare delle
travi a croce
sull’asfalto è accompagnato
dal suono della “trenula” (battola).
È un
rumore che ti prende,
ti trasporta nel tempo senza confini
tra passato,
presente e futuro.
La domenica di Pasqua,
al tramonto, si
svolge la processione
di Cristo Risorto,
ultima della settimana Santa
per le vie cittadine a cura
dell’Arciconfraternita dell’Immacolata.
La mostra sarà visitabile sino al 02 Aprile.
La nostra sala espositiva
sarà aperta ogni giorno
dalle 17:30 alle 20:30,
con aperture
straordinarie in orario serale
previste per il giovedì ed il venerdì
Santo.
La domenica aperta anche al mattino
dalle ore 10:30 alle 13:00.
Ingresso gratuito.
La Casaccia prosegue la sua azione
di
promozione dei Riti della Settimana Santa,
dopo lo straordinario
successo
dell'educational dello scorso 28 febbraio,
bandendo, con il
patrocinio
dell'Amministrazione Comunale di F.lla Fontana,
il 1°
concorso fotografico
“SETTIMANA SANTA DALLA FEDE
AL RITO DI FRANCAVILLA
FONTANA”
rivolto a tutti i fotografi professionisti e non
che ritraggono
con i loro scatti momenti unici
dei Riti della Settimana Santa
di
Francavilla Fontana.
Le opere in concorso saranno esposte
in una mostra
che si terrà a partire
dal 27 aprile. Il vincitore,
decretato da una
giuria qualificata,
vincerà una personale di fotografia alla Casaccia.