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05 dicembre 2023
02 aprile 2023
Come eravamo... "Via Crucis per le vie cittadine di Oria - 9 marzo 2008 ...il videoclip fotografico"
20 marzo 2023
13 agosto 2022
"Un Viaggio Intorno a Federico II"
soggetto, sceneggiatura e commento di Gino Capone
anno di produzione: 1996
22 febbraio 2022
18 febbraio 2022
Come eravamo "Processione di San Barsanofio 20.02.1988" ...il video
La chiesa di Oria festeggia la memoria di
san Barsanofio il 20 febbraio ed il 30 agosto.
San Barsanofio, detto il Grande Anziano del Deserto,
San Barsanofio, detto il Grande Anziano del Deserto,
visse sempre in completa solitudine presso il
monastero di San Seridone sito nel deserto di Gaza (Palestina),
esercitando la sua attività di direzione spirituale
attraverso lo scambio di lettere e biglietti dettati
al suo segretario, poi confluiti in un epistolario.
La sua morte, avvenuta in tarda età, è collocata al 540.
Le sue reliquie arrivarono ad Oria
con un monaco palestinese nell' 850 e
collocate nell'odierna chiesa di
San Francesco da Paola dal vescovo Teodosio.
Gli eventi miracolosi legati al santo sono numerosi;
Gli eventi miracolosi legati al santo sono numerosi;
due in particolare meritano menzione:
Durante l'assedio della città di Oria
Durante l'assedio della città di Oria
avvenuto nel 1504 ad opera degli spagnoli,
San Barsanofio sarebbe apparso armato di spada
al comandante spagnolo Pedro De Paz
scoraggiando la presa della città.
Il 7 settembre 1943, nel corso della seconda guerra mondiale
Il 7 settembre 1943, nel corso della seconda guerra mondiale
avrebbe steso il suo mantello provocando una fitta pioggia,
che avrebbe impedito agli alleati di bombardare
la città di Oria.
Alcuni aviatori americani riferiscono che in cielo
apparve un uomo dalla folta barba grigia
che stendeva il suo mantello a protezione di Oria.
10 agosto 2021
Come Eravamo ...raccolta video dei cortei e tornei dei rioni fatti negli anni '90 ed oltre...
Vi sono inseriti anche i video fatti da
TN - TeleRama ed altre TV locali, tutti i video sono in originale con qualità
dell'anno della loro pubblicazione.
di Fabrizio Manigrasso
di Angelo Dell'Aquila
18 maggio 2021
Cosa avevamo "Zoo di San Cosimo alla Macchia" ...il video
"Lo Zoo presso S. Cosimo alla Macchia" Oria (Br)
Nel mezzo di una notevole vegetazione nel
Nel mezzo di una notevole vegetazione nel
Santuario si trovava lo zoo
Il Giardino zoologico di Oria era un dignitoso giardino zoologico
Il Giardino zoologico di Oria era un dignitoso giardino zoologico
situato nel complesso del Santuario di San Cosimo, nei pressi di Oria.
Lo zoo fu creato nel 1964 per iniziativa dell'arcivescovo di Oria e del
veterinario locale Dott. Domenico D'Addario che all'inizio ne curò la gestione.
Il successo dell'iniziativa fu ottimo dato anche il buon numero di
visitatori e fedeli che giungevano regolarmente in pellegrinaggio a San Cosimo.
Lo zoo, inserito in un suggestivo parco botanico, possedeva alcune strutture
degne di nota: ricordiamo il reparto dei leoni,
costituito da una zona a rocce e piani sfalsati delimitata da un fossato
che permette una suggestiva visione degli animali.
Anche il recinto che fino a poco tempo fa ospitava due superbi
esemplari di elefante africano, ora ceduti al Giardino zoologico di
Nantes in Francia, è stato opportunamente ristrutturato e arredato per
ospitare un consistente gruppo di macachi.
Gli altri recinti, anche se di vecchia concezione,
Gli altri recinti, anche se di vecchia concezione,
sono ampi e ben arredati grazie anche alla ricca e suggestiva presenza
di essenze vegetali che trovano nel clima pugliese
un ambiente idoneo per un rigoglioso sviluppo.
Era buona la cura degli animali e la gestione della collezione nel suo insieme.
La consistenza faunistica del parco, principalmente specie esotiche
di grandi dimensioni, era dovuta all'attuale gestione
che risente delle origini circensi del suo direttore.
Il Giardino zoologico, infatti, è stato popolato con l'intera collezione
appartenente a un addestratore che,
deciso a interrompere la vita itinerante del circense,
si impegnò a cercare una degna sistemazione ai suoi animali e,
trovatala a Oria, qui si stabilì.
Oltre a tigri, leoni, orsi polari, scimpanzè, e un bel gruppo di bertuccie,
vi trovavano alloggio anche zebre, ippopotami,
e altre specie di particolare interesse;
nel rettilario infine sono presenti varie specie di serpenti e sauri.
15 aprile 2021
Cosa avevamo - MUSEO ETNOGRAFICO REGIONALE PUGLIESE - Santuario San Cosimo alla Macchia
FOTO - ARREDI - UTENSILI
del Nostro Passato
Sociale - Contadino - Artigianale
1600 - 1900
Foto ed attrezzi dei Mestieri
di una volta ormai scomparsi.
(Raccolta Geom. Gerardo Andriulo)
del Nostro Passato
Sociale - Contadino - Artigianale
1600 - 1900
Foto ed attrezzi dei Mestieri
di una volta ormai scomparsi.
(Raccolta Geom. Gerardo Andriulo)
06 aprile 2021
VideoFotografico della Basilica Cattedrale "Maria SS. Assunta"
Video fotografico della Basilica Cattedrale
'Maria SS. Assunta'
di Oria del Sec. XVIII
- Raccolta fotografica dell'interno della Basilica -
Ph amatoriali eseguite nell'anno 2007
31 marzo 2021
28 marzo 2021
Come eravamo... Domenica delle Palme del 16 marzo 2008 con il Vescovo Mons. Michele Castoro
18 marzo 2021
San Giuseppe 19 marzo 2021 "Come eravamo... Processione di San Giuseppe - 19 marzo 1988" il videoclip
video e collage del'anno 1988
... anche quest’anno
nella nostra città di Oria i festeggiamenti in onore di
nella nostra città di Oria i festeggiamenti in onore di
San Giuseppe,
patrono della Chiesa Universale.
Il culto di San Giuseppe in Oria
è dovuto all’antica presenza dei Frati Conventuali
che risiedevano appunto nel convento adiacente alla chiesa
dedicata al Poverello d’Assisi
(dove ora sorge l’Ospedale Martini).
Nella tradizione popolare, San Giuseppe,
sposo della Vergine Maria,
sposo della Vergine Maria,
è il santo protettore dei poveri e dei derelitti,
poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi.
poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi.
In questo giorno, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi,
in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino,
che si videro rifiutata la richiesta
di un riparo per il parto.
in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino,
che si videro rifiutata la richiesta
di un riparo per il parto.
Questo atto, che viola due sacri sentimenti:
l'ospitalità e l'amore familiare,
l'ospitalità e l'amore familiare,
viene ricordato in molte regioni
con l'allestimento di un banchetto speciale.
con l'allestimento di un banchetto speciale.
Così in alcuni paesi della Sicilia,
il 19 marzo di ogni anno,
si usava invitare i poveri al banchetto
il 19 marzo di ogni anno,
si usava invitare i poveri al banchetto
di San Giuseppe.
In questa occasione,
un sacerdote benediva la tavola,
un sacerdote benediva la tavola,
ed i poveri erano serviti dal padrone di casa.
In alcune città, il banchetto veniva allestito in chiesa,
e, mentre due sacerdoti servivano i poveri,
un terzo predicava per nove volte,
tante quante le pietanze che venivano servite.
In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per
San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole,
le famose frittelle, che pur variando nella ricetta
da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
Rappresentazione di S.Giuseppe |
in una litografia di fine '800 |
San Giuseppe è anche il simbolo della castità, e quindi tutore delle ragazze da marito.
Molti proverbi e poesie popolari contengono raccomandazioni a San Giuseppe,
per trovare marito.
Questo santo è una delle figure più care alle famiglie, ed è uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione delle grazie.
Molti proverbi e poesie popolari contengono raccomandazioni a San Giuseppe,
per trovare marito.
Questo santo è una delle figure più care alle famiglie, ed è uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione delle grazie.
Oltre a proteggere i
poveri e le ragazze, San Giuseppe, in virtù della sua
professione, è anche il protettore dei falegnami, che da
sempre sono i principali promotori della sua festa.
La
festa del 19 marzo è anche associata a due
manifestazioni specifiche, che si ritrovano un po' in tutte
le regioni d'Italia:
i falò e le zeppole.
Poiché la celebrazione di san Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di i falò e le zeppole.
Rappresentazione di San Giuseppe in transito tra Maria e il Figlio. |
Da una litografia di fine '80 |
purificazione agraria, effettuati nel passato pagano.
In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per
San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole,
le famose frittelle, che pur variando nella ricetta
da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
A Roma la preparazione delle zeppole,
affiancate dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore particolare.
Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile
trovare un banco di frittelle,
e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.
affiancate dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore particolare.
Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile
trovare un banco di frittelle,
e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.
E' infatti con la festa di san Giuseppe
che si saluta definitivamente l'inverno e
si comincia a sentire il profumo della primavera,
così le vicende stagionali e gli antichi riti
si uniscono con la festosità e la devozione dei cristiani.
che si saluta definitivamente l'inverno e
si comincia a sentire il profumo della primavera,
così le vicende stagionali e gli antichi riti
si uniscono con la festosità e la devozione dei cristiani.
15 giugno 2020
...Come eravamo..... "TeatrEstate novantadue" - 'Frassicamente vostro' - 2 agosto 1992
TeatrEstate 1992
"Frassicamente Vostro"
del 2 agosto 1992,
le riprese sono 'barcollanti' e/o 'altalenanti'
in quanto l'artista,
Nino Frassica,
non rilasciò Nulla Osta
alle riprese della propria immagine
pertanto lavorando a mani libere
'rubavo'
la sua rappresentazione teatrale.
"Frassicamente Vostro"
del 2 agosto 1992,
le riprese sono 'barcollanti' e/o 'altalenanti'
in quanto l'artista,
Nino Frassica,
non rilasciò Nulla Osta
alle riprese della propria immagine
pertanto lavorando a mani libere
'rubavo'
la sua rappresentazione teatrale.
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What do you want to do ? New mail Copy What do you want to do ? New mail Copy What do you want to do ? New mail Copy What do you...
La Cripta di Crisante e Daria
Presentazione Storico/Culturale del Castello d'Oria
Bar Carone - La SCARPETTA
"Lu Picurieddu ti Pasca"
i Miei Pensieri...
Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.
Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.
Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.
I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.
Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.
La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.
Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !
Ricordo a tutti, in ogni caso,
'che questo sito non è a fine di lucro'
ma soltanto una grande soddisfazione personale.