02 dicembre 2020

Dott. Domenico D'Addario, un pensiero....

 La morte è la curva della strada,

tu sei la strada della storia oritana,  

morire è solo non essere visto.

Se ascolto, sento i tuoi passi

esistere come io esisto.

 Non ha nido la menzogna.

Mai nessuno s’è smarrito nel tuo impegno.

Tutto è verità e passaggio.

Tonino Carbone

23 novembre 2020

"Un Giudice di Rispetto" collage nel decennale della proiezione.


Nel nuovo millennio la città d' "Orea" fu il set del film
 "Un Giudice di rispetto"
opera diretta da Valter Toschi e Bruno Mattei 
con la partecipazione di ottimi attori 
Philippe Leroy, Orso Maria Guerrini e la splendida Marina Suma 
e di tanti altri concittadini messi per la prima volta
davanti alla macchina da presa.

... mi sembra ieri...  l'entusiasmo della notizia, la curiosità, 
l'inizio e durante le riprese, 
la partecipazione di tutta la città  che per due mesi 
 le stradine e i vicoli del centro storico trasformate in set,
la Cinecittà d' OREA.

Alla prima del film,  sul piazzale Antoniano (San Pasquale),
 gremitissimo, era talmente tanta la voglia di vedere 
sul grande schermo "Oria ed i suoi attori per un giorno". 

Non è mancata occasione da allora, di rivedermi il film 
e di sentir parlare gli 'attori
che tanto entusiasmo avevano investito  
nella lavorazione e nel ruolo recitativo del film - .

Il film, oltre ad Oria e dintorni, non ebbe grande fortuna commerciale, 
proiettato a Roma e qualche altra città, fù visto (e dimenticato) 
da pochi spettatori.

Il film che vi presento sul sito sono spezzoni 

montato da un certo 'OritanoVero' che non conosco personalmente  
e che scoprii casualmente sul portale di
"YOU TUBE"


AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA !
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14 novembre 2020

Novembre

 

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«Ogni bella giornata di novembre è 

quasi sempre un’occasione persa.

La luce ha fretta,

 la luce di novembre 

non aspetta,

 ci pensi sopra e 

non è più in offerta».

Tonino Carbone

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16 ottobre 2020

Sant' Edvige

 

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Nome: Sant' Edvige
Titolo: Religiosa e Duchessa di Slesia e di Polonia
Nascita: 1174, Andechs, Germania
Morte: 15 ottobre 1243, Trzebnica, Polonia
Ricorrenza: 16 ottobre
Tipologia: Commemorazione


S. Edvige, figlia di Bertoldo e di Agnese, marchesi della Moravia, 
 illustrò il secolo XIII, con un mirabile esempio di madre cristiana.

Fin dalla sua giovinezza apparve in lei una maturità di senno e una serietà superiore alla sua età, onde fu esente da quelle leggerezze e da quelle vanità che purtroppo sogliono costituire l'occupazione delle fanciulle di nobile stirpe.

Posta dai suoi genitori in un monastero di Benedettine della Franconia per ricevere una buona educazione, fu da quelle suore istruita nella pietà cristiana ed imparò a conoscere, amare e servire Dio con fedeltà. 
A 12 anni per volontà del padre fu data in sposa ad Enrico il Barbuto duca di Slesia e di Polonia: ella acconsentì solo per ubbidienza poichè avrebbe voluto consacrare al Signore la sua verginità. 
Ma così piacque a Dio per far apparire maggiormente la sua eletta virtù. 
E veramente ammirabile fu la sua pietà, l'aborrimento delle pompe e la diligente cura che pose per allevare cristianamente i suoi sei figli.
  Il primo, divenuto erede degli stati del padre,
 fu detto per le sue predare virtù Enrico il Pio.

Bandì dalla sua corte le bugie, le maldicenze e tutte le azioni che 'potessero violare in qualche modo la purità dei costumi.

Indusse il marito a erigere un monastero nella città di Treburg per quelle donne che volessero consacrarsi al Signore nell'Ordine Cistercense, mantenendole a proprie spese. Volendo fare con esse vita comune, sovente si ritirava tra quelle monache, dove aveva pure una sua figlia. In età avanzata si ritirò nello stesso monastero, ma non emise i voti per essere più libera nel soccorrere i poveri. Ben presto sorpassò le altre religiose.

Incredibile fu la costanza e fortezza d'animo che mostrò nelle avversità. Ad una grave ferita che ricevette il marito restando prigioniero del duca Corrado di Kirn ed alla morte del figlio Enrico, avvenuta tre anni dopo la cattività del padre, con cristiano coraggio esclamò: « Sia fatta la volontà di Dio », ed incoraggiava anche gli altri.

Nella mortificazione, nei digiuni e nell'assiduo lavoro manuale, perseverò fino alla fine della vita. Tutto faceva per piacere a Gesù dàl quale attendeva la meritata ricompensa.
 E questa venne il 15 ottobre 1243.

I miracoli accrebbero la sua gloria e Clemente IV
 l'annoverò nel catalogo dei Santi.


 

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29 settembre 2020

29 settembre

 



....Seduto in quel caffè io non pensavo a te
 (Giornale radio: ieri 29 settembre)
 
Guardavo il mondo che girava intorno a me 
(In tal modo, nella ricorrenza del 29 settembre)
 
Poi d'improvviso lei sorrise
 
E ancora prima di capire
 
Mi trovai sotto braccio a lei
 
Stretto come se non ci fosse che lei
 
Vedevo solo lei
 
E non pensavo a te
 
E tutta la città
 
Correva incontro a noi
 
Il buio ci trovò vicini.....
 
 
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11 settembre 2020

Documentario sulle mummie laiche e della leggenda del castello di Oria (Br) fatto nel 19 ottobre 2011

http://www.toninocarbone.it/search/label/Mummie
 http://www.toninocarbone.it/search/label/Mummie
  Domenica 9 Ottobre 2011 
nella puntata del programma "MISTERO" 
andata in onda su ITALIA 1,
 è stato dedicato un servizio sulle
 "MUMMIE LAICHE" 
presenti in una cripta sotto
 la BASILICA CATTEDRALE di ORIA,
 realizzata nel 1484 come luogo di preghiera e
 di memoria di tutti coloro che non 
 erano tornati dalla battaglia 
contro i turchi in Terra d'Otranto (1480-1481), 
e sulle cui pareti vennero ricavate 22 nicchie
 per contenere i cadaveri mummificati di confratelli dell'Arciconfraternita della Morte.

 La conduttrice Jane Alexander cerca di scoprire,
 tra miti e leggende, cos'era esattamente
 questa confraternita e quali rituali 
sconosciuti utilizzava.



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"Lu Picurieddu ti Pasca"

i Miei Pensieri...

Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

ma soltanto una grande soddisfazione personale.

-.-