La Shoah
è "una tragica esperienza,
ancora carica di insegnamenti e di valori
per le nuove generazioni".
Senza la memoria la speranza non potrebbe esistere.
Il Giorno della Memoria
è una ricorrenza istituita con la legge n. 211
che ha in tal modo aderito alla proposta internazionale
di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione
delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo,
dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita
hanno protetto i perseguitati.
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Il testo dell'articolo 1 della legge
così definisce le finalità del Giorno della Memoria:
« La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. »
La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, (nota con il nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo
Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni, tra cui la Germania e la Gran Bretagna, del 1º novembre 2005.
In realtà i sovietici erano già arrivati precedentemente ma questi campi detti più comunemente di "annientamento" erano vere e proprie fabbriche di morte dove i prigionieri e i deportati venivano immediatamente gasati, salvando solo pochi
Tuttavia l'apertura dei cancelli ad Auschwitz, dove 10-15 giorni prima i nazisti si erano rovinosamente ritirati portando con se in una tutti i prigionieri abili, molti dei quali morirono durante la marcia stessa, mostrò al mondo non solo molti testimoni della tragedia, ma anche gli strumenti di tortura e di annientamento del lager (anche se è doveroso dire che due dei forni crematori situati in Birkenau I e II furono distrutti nell'autunno del 1944).
In Italia sono ufficialmente più di 400 le persone insignite dell'alta onorificenza dei per il loro impegno a favore degli ebrei perseguitati durante l'Olocausto.
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