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15 novembre 2016

" Un Labirinto in ChiaroScuro" ...il romanzo di Mario Sartorio



...foto commenti articoli delle precedenti edizioni
 ...alcune foto della serata di presentazione del libro



                     
                           Prefazione 
      Sono passati appena due anni dalla pubblicazione del suo primo romanzo e
 il dott. Mario Sartorio ce ne ha regalato un altro, 
che mi pare possa essere considerato la  
naturale continuazione del primo. 
Da Una serata particolare siamo passati a
 “Un labirinto in chiaroscuro”.
    La nuova fatica di Mario comincia proprio dalla conclusione di

01 gennaio 2013

"Una Serata Particolare" il Romanzo di Mario SARTORIO




Una serata particolare” 
al Castello degli Imperiali a Francavilla Fontana

E’ stato presentato, nella magnifica cornice della 
Sala della Musica al Castello degli Imperiali a Francavilla Fontana,
 il volume 
“Una serata particolare” 
del dottor Mario Sartorio.


La serata ha avuto inizio con i saluti del 
Presidente del Rotary Club Altosalento di 
Francavilla Fontana,
 avvocato Carmine Calò 
e del  Sindaco dottor
Vincenzo Della Corte.


La storia narrata nel romanzo, 
ambientato nella città di Taranto, 
ha inizio in un noto ristorante del centro storico 
della città, dove un gruppo di giornalisti della redazione 
di un quotidiano locale si erano dati appuntamento 
per festeggiare il compleanno di uno di loro,
 una serata che avrà, poi, 
risvolti inquietanti a causa di un duplice omicidio.


Tra indagini degli inquirenti e ricerche del giornalista, 
la trama diventa un vero giallo nel corso del quale 
lo stesso giornalista, vero protagonista della storia,
 rimane sentimentalmente coinvolto e 
dove sono presenti risvolti di leggera ironia 
in dialetto tarantino, tanto da giustificare la definizione 
che l’autore ha voluto dare dell’opera: 
“Un romanzo giallo atipico con riflessi rosa ed una sottile
 vena ironica che lo pervade dall’inizio alla fine”.


La presentazione del volume è stata affidata
 alla professoressa Crocetta Franciosa,
 docente di Materie Letterarie all’Istituto  Tecnico Industriale
 “Enrico Fermi” di 
Francavilla Fontana, 
che ha parlato ad un pubblico di oltre 
cento persone con una precisa e appassionata
 relazione molto apprezzata dal pubblico.
 

Nel corso della serata, 
presentata dalla bravissima Alessia Re, 
alla seconda esperienza come conduttrice di eventi culturali,
 sono stati letti alcuni brani del libro da parte di 
Gino Cesaria, 
Lino Conte, 
Giuseppe Morleo e Sara Leone 
che hanno regalato momenti esilaranti 
ed altri che hanno coinvolto
 emotivamente i presenti.
 

La parte musicale è stata affidata al giovane 
Maestro Giuliano Graniti 
che ha eseguito magistralmente al pianoforte musiche di 
Domenico Scarlatti, Robert Schumann, 
Franz Liszt e Claude Debussy.


Al termine, il presidente del Rotary Club Altosalento, 
avvocato Carmine Calò
ha donato all’autore, 
Mario Sartorio, 
una targa ricordo per aver reso la bellissima serata
 “Una serata particolare”.








La Gazzetta del Mezzogiorno:

   clicca sulle immagini e si ingrandiscono


per informazioni e/o contatti con l'Autore: 
                                                                e-mail:  mario.sartorio@libero.it
                                                                tel.  0831 845662
                                                                cell. 3356025386 - 3293975294
                                                                    Via Francesco Milizia, 118
                                                                 72024 Oria Centro Storico (Br)

Recensioni: 
 
- Ci si accosta sempre all’opera di un “compaesano” con un misto di curiosità e di diffidenza; la prima perché si vuol sapere “cosa a quel tale gli è saltato in testa”, visto che nella vita fa ben altro e non lo scrittore di professione, la seconda perche si è animati talvolta da un certo disprezzo che investe tutto e tutti in questo “natio borgo selvaggio”, in questo “paese che sta sulla collina,/disteso come un vecchio addormentato,/ dove la noia, l’abbandono, il niente/ sono la sua malattia”. Ma poi un libro è sempre un libro, ha sempre qualcosa da darti e quando esso, in qualche modo, ti va a finire sul comodino,non si può resistere al desiderio di leggerlo, di scoprire cosa nelle sue pagine si nasconde. Tra l’altro un giallo, quale nei risvolti di copertina si annuncia essere “Una serata particolare”, stimola sempre la curiosità per quelle storie particolari, intriganti, specifici della letteratura gialla.
Ma sin dalle prime pagine la vicenda narrata ci coinvolge ancora di più per quell’atmosfera nostrana, in cui la storia narrata si svolge, non nella fumosa Londra o nella violenta Los Angeles o nella cosmopolita New York, ma nella vicina Taranto e dintorni, luoghi a noi ben noti e i personaggi non hanno niente di enigmatico, ma sono i soliti tipi della porta accanto, forse per questo più interessanti, dal cronista al giornalaio, dal collega di lavoro ai figli, con le loro manie e le loro solite battute. Anche la lingua, facile e scorrevole, , vivace nei dialoghi e non ricercata o preziosa, stimola alla lettura di capitolo in capitolo, come tante brevi puntate che si interrompono e ti lasciano con il desiderio di continuare, per scoprire lo svolgimento della trama.
Non è facile definire a quale tipo di giallo “Una serata particolare” appartenga. D’altra parte il giallo è un genere di narrativa popolare che può dividersi in diversi sottogeneri, i cui confini spesso non sono ben definiti; così si va dal poliziesco classico alla letteratura di spionaggio, dal thriller legale o medico al noir, sino ad altri filoni, quali il giallo psicologico, il giallo storico,il serial killer.
Il libro di Sartorio si configura inizialmente, sin dalle prime pagine, come appartenente alla tipologia più tradizionale del giallo classico, dove un investigatore, in questo caso un cronista di un quotidiano locale, indaga su un delitto, parallelamente alle forze dell’ordine; ma poi le indagini prendono una piega particolare, poiché il giornalista ne viene coinvolto personalmente ed emotivamente, sicché a questo punto il giallo sembra piegare verso il genere psicologico. La narrazione della vicenda sembra a volte allontanarsi dalle indagini che devono portare alla scoperta dei responsabili del crimine per insistere più sulla vita privata del giornalista, che è il vero protagonista del libro, ma poi tutto si tiene nel dipanarsi della trama, specie negli ultimi capitoli, davvero intensi e coinvolgenti, dove l’autore ha mostrato una capacità di analisi psicologica non indifferente, nel contesto di una umanità dolente e travagliata.
La storia raccontata si conclude con l’accenno a un altro delitto, quasi prologo di un altro racconto, che forse l’autore vorrà sviluppare in un altro libro. C’è da augurarselo, anche perché il secondo potrà essere ancora più interessante in quanto nella scrittura, come in qualsiasi altra arte o mestiere, la tecnica e l’arte si raffinano man mano che si procede con l’esperienza.
A questo punto, a parziale correzione di quanto detto all’inizio, dobbiamo prendere atto che, anche se in un piccolo paese, si vive in un villaggio globale, dove le possibilità sono uguali per tutti, grazie alla scuola, ai giornali, al cinema, alla televisione, ai mass-media,alla rete,ecc.. Sicché ovunque, anche nel nostro ambiente, se si rimuove la cenere grigia che tutto sembra coprire, è possibile scoprire il carbone ancora acceso, la scintilla luminosa che ci dice che la brace è ancora viva, e cioè che in ognuno di noi possono esserci delle potenzialità che vanno solo scoperte, coltivate e incoraggiate.
Si può concludere queste poche note con un complimento e un augurio a Mario Sartorio.
AD MAIORA.

Vittoria Giardinieri e Renato Carone



08 febbraio 2010

Associazione Culturale NUOVI ORIZZONTI

Clicca sul collage e/o poster e sei in foto gallery

e con la partecipazione straordinaria della
Prof. Maddalena TRINCHERA
che declamerà uno dei più bei componimenti dell' Autore.

Clic sulla foto e sei in video clip della lettura della poesia!

"LA PIOGGIA NEL PINETO" 

clicca sul titolo e sei nel video clip

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.


Clicca sui poster e/o collage e sei in foto gallery della serata.

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Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

ma soltanto una grande soddisfazione personale.

-.-