Storia
L'idea di commemorare i defunti
in suffragio nasce su ispirazione di
un rito bizantino
che celebrava infatti tutti i morti,
ossia la domenica che precede di due settimane l'inizio della quaresima,
all'incirca in un periodo compreso fra la fine di gennaio
Nella chiesa latina il rito viene fatto risalire all'abate benedettino
con la riforma cluniacense stabilì infatti che le campane dell'abbazia
fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri
ed il giorno dopo l'eucaristia sarebbe stata offerta
"pro requie omnium defunctorum"
Ufficialmente la festività, chiamata originariamente
Anniversarium Omnium Animarum
appare per la prima volta nell'Ordo Romanus
In Italia
È consuetudine, nel giorno dedicato al ricordo dei defunti,
visitare i cimiteri locali e portare in dono fiori sulle tombe dei propri cari.
In molte località italiane è diffusa l'usanza di preparare alcuni dolciumi,
per celebrare la giornata.
i defunti della famiglia lascino dei regali per i bambini insieme
del bèn d'i morti,
con il quale in origine gli estinti lasciavano in eredità
alla famiglia
l'onore di distribuire cibo ai più bisognosi,
mentre chi possedeva una
cantina offriva ad ognuno
un bicchiere di vino;
ai bambini inoltre
veniva messa al collo la sfilza,
una collana fatta di mele e castagne bollite.
delle grandi tasche sulla parte anteriore dei
vestiti dei bambini orfani,
affinché ognuno potesse metterci qualcosa in
offerta,
cibo o denaro.
Vi era inoltre l'usanza di mettere delle
piccole scarpe
sulle tombe dei bambini defunti perché si pensava che
nella notte del 2 novembre le loro anime
(dette angioletti)
tornassero in mezzo ai vivi.
si commemorano i defunti secondo la tradizione orientale
Le celebrazioni vengono effettuate nelle settimane
In Abruzzo, conformemente a quanto avviene
nel mondo anglosassone in occasione della festa di Halloween,
era tradizione scavare e intagliare le zucche e porvi
poi una candela all'interno per utilizzarle come lanterne.