01 gennaio 2013

"Una Serata Particolare" il Romanzo di Mario SARTORIO




Una serata particolare” 
al Castello degli Imperiali a Francavilla Fontana

E’ stato presentato, nella magnifica cornice della 
Sala della Musica al Castello degli Imperiali a Francavilla Fontana,
 il volume 
“Una serata particolare” 
del dottor Mario Sartorio.


La serata ha avuto inizio con i saluti del 
Presidente del Rotary Club Altosalento di 
Francavilla Fontana,
 avvocato Carmine Calò 
e del  Sindaco dottor
Vincenzo Della Corte.


La storia narrata nel romanzo, 
ambientato nella città di Taranto, 
ha inizio in un noto ristorante del centro storico 
della città, dove un gruppo di giornalisti della redazione 
di un quotidiano locale si erano dati appuntamento 
per festeggiare il compleanno di uno di loro,
 una serata che avrà, poi, 
risvolti inquietanti a causa di un duplice omicidio.


Tra indagini degli inquirenti e ricerche del giornalista, 
la trama diventa un vero giallo nel corso del quale 
lo stesso giornalista, vero protagonista della storia,
 rimane sentimentalmente coinvolto e 
dove sono presenti risvolti di leggera ironia 
in dialetto tarantino, tanto da giustificare la definizione 
che l’autore ha voluto dare dell’opera: 
“Un romanzo giallo atipico con riflessi rosa ed una sottile
 vena ironica che lo pervade dall’inizio alla fine”.


La presentazione del volume è stata affidata
 alla professoressa Crocetta Franciosa,
 docente di Materie Letterarie all’Istituto  Tecnico Industriale
 “Enrico Fermi” di 
Francavilla Fontana, 
che ha parlato ad un pubblico di oltre 
cento persone con una precisa e appassionata
 relazione molto apprezzata dal pubblico.
 

Nel corso della serata, 
presentata dalla bravissima Alessia Re, 
alla seconda esperienza come conduttrice di eventi culturali,
 sono stati letti alcuni brani del libro da parte di 
Gino Cesaria, 
Lino Conte, 
Giuseppe Morleo e Sara Leone 
che hanno regalato momenti esilaranti 
ed altri che hanno coinvolto
 emotivamente i presenti.
 

La parte musicale è stata affidata al giovane 
Maestro Giuliano Graniti 
che ha eseguito magistralmente al pianoforte musiche di 
Domenico Scarlatti, Robert Schumann, 
Franz Liszt e Claude Debussy.


Al termine, il presidente del Rotary Club Altosalento, 
avvocato Carmine Calò
ha donato all’autore, 
Mario Sartorio, 
una targa ricordo per aver reso la bellissima serata
 “Una serata particolare”.








La Gazzetta del Mezzogiorno:

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per informazioni e/o contatti con l'Autore: 
                                                                e-mail:  mario.sartorio@libero.it
                                                                tel.  0831 845662
                                                                cell. 3356025386 - 3293975294
                                                                    Via Francesco Milizia, 118
                                                                 72024 Oria Centro Storico (Br)

Recensioni: 
 
- Ci si accosta sempre all’opera di un “compaesano” con un misto di curiosità e di diffidenza; la prima perché si vuol sapere “cosa a quel tale gli è saltato in testa”, visto che nella vita fa ben altro e non lo scrittore di professione, la seconda perche si è animati talvolta da un certo disprezzo che investe tutto e tutti in questo “natio borgo selvaggio”, in questo “paese che sta sulla collina,/disteso come un vecchio addormentato,/ dove la noia, l’abbandono, il niente/ sono la sua malattia”. Ma poi un libro è sempre un libro, ha sempre qualcosa da darti e quando esso, in qualche modo, ti va a finire sul comodino,non si può resistere al desiderio di leggerlo, di scoprire cosa nelle sue pagine si nasconde. Tra l’altro un giallo, quale nei risvolti di copertina si annuncia essere “Una serata particolare”, stimola sempre la curiosità per quelle storie particolari, intriganti, specifici della letteratura gialla.
Ma sin dalle prime pagine la vicenda narrata ci coinvolge ancora di più per quell’atmosfera nostrana, in cui la storia narrata si svolge, non nella fumosa Londra o nella violenta Los Angeles o nella cosmopolita New York, ma nella vicina Taranto e dintorni, luoghi a noi ben noti e i personaggi non hanno niente di enigmatico, ma sono i soliti tipi della porta accanto, forse per questo più interessanti, dal cronista al giornalaio, dal collega di lavoro ai figli, con le loro manie e le loro solite battute. Anche la lingua, facile e scorrevole, , vivace nei dialoghi e non ricercata o preziosa, stimola alla lettura di capitolo in capitolo, come tante brevi puntate che si interrompono e ti lasciano con il desiderio di continuare, per scoprire lo svolgimento della trama.
Non è facile definire a quale tipo di giallo “Una serata particolare” appartenga. D’altra parte il giallo è un genere di narrativa popolare che può dividersi in diversi sottogeneri, i cui confini spesso non sono ben definiti; così si va dal poliziesco classico alla letteratura di spionaggio, dal thriller legale o medico al noir, sino ad altri filoni, quali il giallo psicologico, il giallo storico,il serial killer.
Il libro di Sartorio si configura inizialmente, sin dalle prime pagine, come appartenente alla tipologia più tradizionale del giallo classico, dove un investigatore, in questo caso un cronista di un quotidiano locale, indaga su un delitto, parallelamente alle forze dell’ordine; ma poi le indagini prendono una piega particolare, poiché il giornalista ne viene coinvolto personalmente ed emotivamente, sicché a questo punto il giallo sembra piegare verso il genere psicologico. La narrazione della vicenda sembra a volte allontanarsi dalle indagini che devono portare alla scoperta dei responsabili del crimine per insistere più sulla vita privata del giornalista, che è il vero protagonista del libro, ma poi tutto si tiene nel dipanarsi della trama, specie negli ultimi capitoli, davvero intensi e coinvolgenti, dove l’autore ha mostrato una capacità di analisi psicologica non indifferente, nel contesto di una umanità dolente e travagliata.
La storia raccontata si conclude con l’accenno a un altro delitto, quasi prologo di un altro racconto, che forse l’autore vorrà sviluppare in un altro libro. C’è da augurarselo, anche perché il secondo potrà essere ancora più interessante in quanto nella scrittura, come in qualsiasi altra arte o mestiere, la tecnica e l’arte si raffinano man mano che si procede con l’esperienza.
A questo punto, a parziale correzione di quanto detto all’inizio, dobbiamo prendere atto che, anche se in un piccolo paese, si vive in un villaggio globale, dove le possibilità sono uguali per tutti, grazie alla scuola, ai giornali, al cinema, alla televisione, ai mass-media,alla rete,ecc.. Sicché ovunque, anche nel nostro ambiente, se si rimuove la cenere grigia che tutto sembra coprire, è possibile scoprire il carbone ancora acceso, la scintilla luminosa che ci dice che la brace è ancora viva, e cioè che in ognuno di noi possono esserci delle potenzialità che vanno solo scoperte, coltivate e incoraggiate.
Si può concludere queste poche note con un complimento e un augurio a Mario Sartorio.
AD MAIORA.

Vittoria Giardinieri e Renato Carone



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