10 gennaio 2013
06 gennaio 2013
03 gennaio 2013
01 gennaio 2013
"Una Serata Particolare" il Romanzo di Mario SARTORIO
“Una
serata particolare”
al Castello degli Imperiali a Francavilla
Fontana
E’
stato presentato, nella magnifica cornice della
Sala della Musica al
Castello degli Imperiali a Francavilla Fontana,
il volume
“Una
serata particolare”
del dottor Mario Sartorio.
La
serata ha avuto inizio con i saluti del
Presidente del Rotary Club
Altosalento di
Francavilla Fontana,
avvocato Carmine Calò
e del Sindaco dottor
Vincenzo Della Corte.
La
storia narrata nel romanzo,
ambientato nella città di Taranto,
ha
inizio in un noto ristorante del centro storico
della città, dove
un gruppo di giornalisti della redazione
di un quotidiano locale si
erano dati appuntamento
per festeggiare il compleanno di uno di loro,
una serata che avrà, poi,
risvolti inquietanti a causa di un duplice
omicidio.
Tra
indagini degli inquirenti e ricerche del giornalista,
la trama
diventa un vero giallo nel corso del quale
lo stesso giornalista,
vero protagonista della storia,
rimane sentimentalmente coinvolto e
dove sono presenti risvolti di leggera ironia
in dialetto tarantino,
tanto da giustificare la definizione
che l’autore ha voluto dare
dell’opera:
“Un romanzo giallo atipico con riflessi rosa ed una
sottile
vena ironica che lo pervade dall’inizio alla fine”.
La
presentazione del volume è stata affidata
alla professoressa
Crocetta Franciosa,
docente di Materie Letterarie all’Istituto Tecnico Industriale
“Enrico Fermi” di
Francavilla Fontana,
che ha
parlato ad un pubblico di oltre
cento persone con una precisa e
appassionata
relazione molto apprezzata dal pubblico.
Nel
corso della serata,
presentata dalla bravissima Alessia Re,
alla
seconda esperienza come conduttrice di eventi culturali,
sono stati
letti alcuni brani del libro da parte di
Gino Cesaria,
Lino Conte,
Giuseppe Morleo e Sara Leone
che hanno regalato momenti esilaranti
ed altri che hanno coinvolto
emotivamente i presenti.
La
parte musicale è stata affidata al giovane
Maestro Giuliano Graniti
che ha eseguito magistralmente al pianoforte musiche di
Domenico
Scarlatti, Robert Schumann,
Franz Liszt e Claude Debussy.
Al
termine, il presidente del Rotary Club Altosalento,
avvocato Carmine
Calò,
ha donato all’autore,
Mario Sartorio,
una targa ricordo per
aver reso la bellissima serata
“Una serata particolare”.
per informazioni e/o contatti con l'Autore:
e-mail: mario.sartorio@libero.it
tel. 0831 845662
cell. 3356025386 - 3293975294
Via Francesco Milizia, 118
72024 Oria Centro Storico (Br)
Recensioni:
Recensioni:
- Ci si accosta sempre
all’opera di un “compaesano” con un misto di curiosità e di
diffidenza; la prima perché si vuol sapere “cosa a quel tale gli è
saltato in testa”, visto che nella vita fa ben altro e non lo
scrittore di professione, la seconda perche si è animati talvolta da
un certo disprezzo che investe tutto e tutti in questo “natio
borgo selvaggio”, in questo “paese che sta sulla
collina,/disteso come un vecchio addormentato,/ dove la noia,
l’abbandono, il niente/ sono la sua malattia”. Ma poi
un libro è sempre un libro, ha sempre qualcosa da darti e quando
esso, in qualche modo, ti va a finire sul comodino,non si può
resistere al desiderio di leggerlo, di scoprire cosa nelle sue pagine
si nasconde. Tra l’altro un giallo, quale nei risvolti di copertina
si annuncia essere “Una serata particolare”, stimola sempre la
curiosità per quelle storie particolari, intriganti, specifici della
letteratura gialla.
Ma sin dalle prime
pagine la vicenda narrata ci coinvolge ancora di più per
quell’atmosfera nostrana, in cui la storia narrata si svolge, non
nella fumosa Londra o nella violenta Los Angeles o nella cosmopolita
New York, ma nella vicina Taranto e dintorni, luoghi a noi ben noti e
i personaggi non hanno niente di enigmatico, ma sono i soliti tipi
della porta accanto, forse per questo più interessanti, dal cronista
al giornalaio, dal collega di lavoro ai figli, con le loro manie e le
loro solite battute. Anche la lingua, facile e scorrevole, , vivace
nei dialoghi e non ricercata o preziosa, stimola alla lettura di
capitolo in capitolo, come tante brevi puntate che si interrompono e
ti lasciano con il desiderio di continuare, per scoprire lo
svolgimento della trama.
Non è facile definire a
quale tipo di giallo “Una serata particolare” appartenga. D’altra
parte il giallo è un genere di narrativa popolare che può dividersi
in diversi sottogeneri, i cui confini spesso non sono ben definiti;
così si va dal poliziesco classico alla letteratura di spionaggio,
dal thriller legale o medico al noir, sino ad altri filoni, quali il
giallo psicologico, il giallo storico,il serial killer.
Il libro di Sartorio si
configura inizialmente, sin dalle prime pagine, come appartenente
alla tipologia più tradizionale del giallo classico, dove un
investigatore, in questo caso un cronista di un quotidiano locale,
indaga su un delitto, parallelamente alle forze dell’ordine; ma poi
le indagini prendono una piega particolare, poiché il giornalista ne
viene coinvolto personalmente ed emotivamente, sicché a questo punto
il giallo sembra piegare verso il genere psicologico. La narrazione
della vicenda sembra a volte allontanarsi dalle indagini che devono
portare alla scoperta dei responsabili del crimine per insistere più
sulla vita privata del giornalista, che è il vero protagonista del
libro, ma poi tutto si tiene nel dipanarsi della trama, specie negli
ultimi capitoli, davvero intensi e coinvolgenti, dove l’autore ha
mostrato una capacità di analisi psicologica non indifferente, nel
contesto di una umanità dolente e travagliata.
La storia raccontata si
conclude con l’accenno a un altro delitto, quasi prologo di un
altro racconto, che forse l’autore vorrà sviluppare in un altro
libro. C’è da augurarselo, anche perché il secondo potrà essere
ancora più interessante in quanto nella scrittura, come in qualsiasi
altra arte o mestiere, la tecnica e l’arte si raffinano man mano
che si procede con l’esperienza.
A questo punto, a
parziale correzione di quanto detto all’inizio, dobbiamo prendere
atto che, anche se in un piccolo paese, si vive in un villaggio
globale, dove le possibilità sono uguali per tutti, grazie alla
scuola, ai giornali, al cinema, alla televisione, ai mass-media,alla
rete,ecc.. Sicché ovunque, anche nel nostro ambiente, se si rimuove
la cenere grigia che tutto sembra coprire, è possibile scoprire il
carbone ancora acceso, la scintilla luminosa che ci dice che la brace
è ancora viva, e cioè che in ognuno di noi possono esserci delle
potenzialità che vanno solo scoperte, coltivate e incoraggiate.
Si può concludere
queste poche note con un complimento e un augurio a Mario Sartorio.
AD MAIORA.
Vittoria
Giardinieri e Renato Carone
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