29 dicembre 2010
LA PAROLA AI MANIFESTI
Mercoledì 29 dicembre 2010 alle ore 18:00,
presso il Ritiro Maria Immacolata della parrocchia di S. Domenico,
i volontari del Servizio Civile 2010,
operanti nell’ambito del progetto
“Musei e archivi storici in rete”,
inaugureranno la mostra
“La Parola ai Manifesti”.
I visitatori potranno vedere (o rivedere)
i manifesti murali realizzati dall’Amministrazione Comunale
in occasione degli avvenimenti che hanno caratterizzato
la storia di Oria negli ultimi decenni.
Un viaggio nel tempo alla riscoperta di eventi di carattere turistico,
culturale e religioso, dal 1967 ai giorni nostri.
Nel corso dell’inaugurazione sarà presentato anche
un catalogo della mostra corredato da foto.
L’organizzazione dell’esposizione e la catalogazione
degli stampati è stata curata da i volontari
Vanessa Candeloro, Simona Carbone, Giuseppina Coluccia,
Fabio D’Oria, Giovanna Durante, Filomena Pasulo,
Alessandro Perrucci e Francesca Ribezzo,
in collaborazione con
il personale della Biblioteca Comunale di Oria
e i responsabili comunali del Servizio Civile.
28 dicembre 2010
“Santi, santini e santorali” in mostra ad Oria - Museo Diocesano
l’attesissimo appuntamento con le
mostre tematiche organizzate e proposte ogni anno
dal Museo Diocesano di Oria,
diretto da Don Daniele Conte.
Ieri sera infatti è stata inaugurata la mostra
“Santi, santini e santorali”,
contenente stampe e incisioni a soggetto sacro
prodotte dal XV al XIX secolo:
dai primissimi anni dell’esistenza della stampa
fino a poco più di un secolo addietro.
La storia dell’iconografia sacra popolare stampata su carta
per la devozione comune viene così raccontata in una carrellata
di pezzi aventi altissimo valore documentale,
pazientemente rintracciati e fatti arrivare ad Oria proprio da
Don Daniele Conte,
direttore del Museo, Archivio e Biblioteca Diocesana.
I pezzi presenti nella mostra hanno la provenienza più disparata:
dalla Francia alla Germania passando per le Fiandre ed il Belgio.
La mostra, ospitata presso il Palazzo Vescovile di Oria,
è visitabile con ingresso libero
fino al giorno dell’Epifania dalle 17.00 alle 19.30.
In contemporanea e presso la stessa sede è possibile visitare anche il
Museo Diocesano e la mostra permanente dei presepi.
26 dicembre 2010
"NELLA TERRA DI JESHUA" tra sogno e promessa
“Terra in cui scorrono latte e miele”,
culla delle tre grandi religioni storiche
(ebraica, cristiana e musulmana),
la Palestina sembra congenitamente incapace di
la Palestina sembra congenitamente incapace di
sottomettersi una volta per tutte ad un padrone.
Promessa da Jahvé al popolo ebraico,
ma al contempo riparo per le popolazioni filistee
(dall’ebraico “Peleshet” da cui deriva la successiva denominazione romana “Palaestina”),
questa terra è sempre la stessa che ha ascoltato
il pianto del piccolo Jeshua che veniva al mondo
il pianto del piccolo Jeshua che veniva al mondo
e che si è nutrita del suo sangue versato sulla croce.
Con la distruzione del tempio di Gerusalemme questa terra
Con la distruzione del tempio di Gerusalemme questa terra
ha abbandonato al suo destino il popolo ebraico,
colpevole a sua volta di aver abbandonato Dio,
colpevole a sua volta di aver abbandonato Dio,
offrendo il proprio grembo alle cure delle popolazioni arabe.
Nella sua esigenza di coerenza la storia però ha preteso
Nella sua esigenza di coerenza la storia però ha preteso
per se stessa quella circolarità che molto spesso la realtà le ha negato.
E proprio mentre era costretta a registrare il rapido estinguersi
del popolo ebraico sotto il peso della secolarizzazione,
la brutalità dei pogrom e le docce di gas nei campi di concentramento,
meditava in sordina per esso la possibilità di un ritorno nella terra promessa.
meditava in sordina per esso la possibilità di un ritorno nella terra promessa.
Ma il giudizio della storia
“si alza solo sul far del crepuscolo”,
e guarda caso, nel frattempo, quella terra da promessa alla discendenza
di Abramo si era trasformata in un sogno per quelle popolazioni
di Abramo si era trasformata in un sogno per quelle popolazioni
che intanto l’avevano custodita senza poterla mai possedere.
Il dominio dell’impero ottomano prima, e il mandato britannico poi,
avevano di fatto impedito alle popolazioni autoctone
di matrice araba una reale indipendenza e, proprio quando
le decolonizzazioni post-belliche sembravano aver definitivamente
aperto uno spiraglio, queste popolazioni hanno incrociato
nel loro destino il destino del popolo israeliano che reclamava,
nel loro destino il destino del popolo israeliano che reclamava,
dopo l’esilio, di riscuotere i frutti dell’antica promessa.
Nel momento in cui s’incrociano, questi due destini valicano i confini
della storia contemporanea:
storia scritta dagli attentati delle organizzazioni paramilitari
storia scritta dagli attentati delle organizzazioni paramilitari
dell’Irgun e della Banda Stern, dalla Guerra dei Sei Giorni
e da quella di Kippur, storia a cui cercano di resistere
i moti rivoluzionari dei fedayin palestinesi
ma che inevitabilmente continua ad imporre la propria volontà
ma che inevitabilmente continua ad imporre la propria volontà
fatta di missili, dei massacri di Chatila e Sabra,
di sterminati campi profughi palestinesi.
Storia che a forza di rilanciare violenza finisce con l’irrigidire
entrambe le parti tanto che, dalle originarie e sacrosante pretese
entrambe le parti tanto che, dalle originarie e sacrosante pretese
avanzate dall’ Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) e da Al Fatah,
si giunge all’integralismo di Hamas.
Storia che infine, a furia di rispettare il motto
“occhio per occhio”, come dice Ghandi, finisce col trovarsi cieca
di fronte alla sterminata sofferenza da lei stessa generata. Storia che oggi,
lo si può dire, pare aver dimenticato definitivamente il
senso genuino delle parole “sogno” e “promessa”.
Con sguardo umile, consapevole della complessità della realtà e della dignità del dolore,
senso genuino delle parole “sogno” e “promessa”.
Con sguardo umile, consapevole della complessità della realtà e della dignità del dolore,
Laboratoria
propone quest’anno, attraverso una mostra fotografica,
propone quest’anno, attraverso una mostra fotografica,
l’itinerario del viaggio compiuto dallo scrittore
Carlo Cuppini in terra di Palestina.
Carlo Cuppini in terra di Palestina.
I suoi scatti e il suo diario di viaggio guideranno gli occhi e i pensieri
degli osservatori all’interno di una complessa realtà quotidiana
degli osservatori all’interno di una complessa realtà quotidiana
che molto spesso i calcoli diplomatici
e la sterilità dell’informazione finiscono col far passare in secondo piano
e la sterilità dell’informazione finiscono col far passare in secondo piano
e che invece l’arte e la cultura
hanno sempre il dovere di guardare diritto negli occhi.
hanno sempre il dovere di guardare diritto negli occhi.
Parallelamente alla mostra l’associazione
bandisce anche quest’anno un concorso fotografico ad essa attinente.
bandisce anche quest’anno un concorso fotografico ad essa attinente.
B. J., ragazzo palestinese, 21 anni:
‘quello che proprio non riesco ad accettare è il fatto che
qualcuno ha cambiato il mio orizzonte.
Da quando sono nato, sognavo di viaggiare oltre l’orizzonte.
Altri viaggi, veri intendo dire, non ne ho fatti.
Ora se guardo l’orizzonte vedo solo il cemento.’
Il 9 novembre del 1989 cadeva un muro che,
Il 9 novembre del 1989 cadeva un muro che,
per 28 anni, aveva diviso in due parti la città di Berlino.
Fu una festa di liberazione,
in cui la rabbia verso il vicinissimo passato si mescolava alla speranza
in cui la rabbia verso il vicinissimo passato si mescolava alla speranza
per un futuro migliore.
Dal 16 giugno del 2002, un muro lungo più di 700 km
oscura le esistenze dei cittadini palestinesi che,
separati dallo stato di Israele, si vedono usurpare le proprie
terre e mettere a tacere la propria libertà.
terre e mettere a tacere la propria libertà.
Muri di ‘protezione’ sono definiti.
Eppure, la protezione dovrebbe nutrirsi di tranquillità,
di calore, dovrebbe accogliere nella comodità delle sue forti braccia.
di calore, dovrebbe accogliere nella comodità delle sue forti braccia.
Come le quattro mura domestiche, morbide.
Dovrebbe offrire sostegno e conforto.
E insegnare il confine fra la paura e la curiosità.
Ma ciò che accade in molti paesi alimenta esclusivamente l’odio.
Perché i muri costruiti con il cemento impastato di ciechi limiti ideologici
sono troppo sottili per riscaldare e troppo spessi
per diventare trasparenti.
per diventare trasparenti.
Oltrepassare, dunque, diventa vitale: mettere le scarpe comode,
fare un bel respiro e saltare dall’altra parte, quando si può.
Indossare occhi da bambino, sospirare e guardare dall’altra parte,
quando, invece, i sogni e le speranze
rimangono l’ultimo aggancio verso il futuro.
rimangono l’ultimo aggancio verso il futuro.
Si potrà mai dormire all’ombra di questo muro d’inquietudine?
O si dovrà temere di essere schiacciati dall’incomunicabilità,
e sommersi dalla distanza con chi è diverso?
Sarà mai un muro pieno di linfa vitale,
ricoperto di verde, ai piedi del quale poter riposare sereni?
ricoperto di verde, ai piedi del quale poter riposare sereni?
Forse con le gambe, e le scarpe, pronte a lottare, forse con gli occhi
ingenui e attenti si potrà costruire un mondo
ingenui e attenti si potrà costruire un mondo
in cui le mura sono fatte di pelle colorata
e i mattoni di cuori pulsanti;
un mondo in cui le anime delle popolazioni discriminate
non vivano più al buio della disperazione.
Un mondo nel quale l’indifferenza generale
la smetta di trasformarci in tantissimi piccoli, grandi, enormi, pesanti,
la smetta di trasformarci in tantissimi piccoli, grandi, enormi, pesanti,
mattoni della vergogna.
Laboratoria presenta il nuovo concorso fotografico.
Laboratoria presenta il nuovo concorso fotografico.
Sensibile e attenta a ciò che sta accadendo in diversi paesi
del mondo, l’associazione si interroga sulla difficile
del mondo, l’associazione si interroga sulla difficile
e controversa tematica del muro:
barriera protettiva, sì, ma anche discriminante e limitatrice di libertà.
Luogo di penitenza e preghiera, luogo di ricordi e, ancora,
pagina bianca su cui sfogarsi.
Per ognuno di noi il muro assume una concezione diversa:
imprimerla in una foto può rivelarsi
impresa difficile quando creativa e fantasiosa.
impresa difficile quando creativa e fantasiosa.
Sicuramente, sarà anche opportunità di riflessione e di domande personali.
Un momento di crescita, dunque,
che descriva attraverso le immagini il modo in cui, a quei quesiti,
vogliamo dare risposta.
vogliamo dare risposta.
Qui poi ci saranno le informazioni più precise su concorso e mostra.
Il bando completo del concorso e tutte le informazioni relative ad esso sono presenti sul sito www.laboratoriaweb.org
oppure per altri chiarimenti potete contattare il seguente recapito telefonico
oppure per altri chiarimenti potete contattare il seguente recapito telefonico
320.2681063
22 dicembre 2010
Cosa Bolle in Piazza - Latiano 26 dicembre 2010
26 dicembre a Latiano II edizione
della manifestazione
“Cosa Bolle in Piazza”.
Dopo il grande successo di pubblico
Dopo il grande successo di pubblico
della prima edizione
l’Associazione Culturale Civico 73
con il Patrocinio della Città di Latiano
organizza per il giorno 26 Dicembre la II edizione
organizza per il giorno 26 Dicembre la II edizione
della manifestazione “Cosa Bolle in Piazza”,
media partner dell’ evento Idea Radio e
You Color comunicazione e marketing.
You Color comunicazione e marketing.
Un nuovo evento nell’attivissima città di Latiano
che nel periodo natalizio offre un ricco calendario
con tante e diverse occasioni di intrattenimento,
svago e incontro, tutte attentamente seguite da
Idea Radio
che all’interno della sua programmazione giornaliera
dedica ampi spazi alle iniziative previste
per il periodo natalizio.
In particolare, questo evento,
In particolare, questo evento,
targato dall’ Associazione Culturale Civico 73,
si propone come un’ occasione di incontro e
scambio tra giovani e famiglie,
associazioni culturali e di volontariato,
con momenti di intrattenimento e
espressioni artistiche
che ha come obiettivo
quello di riappropriarsi della piazza e
quello di riappropriarsi della piazza e
degli spazi della socialità da parte di tutta
la cittadinanza.
La manifestazione prevede momenti di svago, intrattenimento, arte, socializzazione e tante
sorprese per grandi e piccoli,
e potrà essere seguita sintonizzandosi
sulle frequenze di Idea Radio
oppure in streaming sul sito www.idearadionelmondo.it
in cui verranno comunicati
in tempo reale tutti gli aggiornamenti e
in tempo reale tutti gli aggiornamenti e
curiosità relativi all’evento.
Dalle ore 16:00 in poi nei pressi di
Dalle ore 16:00 in poi nei pressi di
Piazza Umberto I
negli antichi saloni del palazzo Imperiali
e vicoli del centro storico si alterneranno
artisti di strada, spettacoli di magia,
artisti di strada, spettacoli di magia,
teatro dei burattini, un ricco mercatino dell’artigianato, musica live nell’atrio del palazzo Imperiali
con suggestive e trascinanti sonorità,
con suggestive e trascinanti sonorità,
scatenatissimi ballerini di breakdance,
la tradizionale e emozionante tombolata
con ricchi premi tra
gli antichi saloni del castello,
gli antichi saloni del castello,
mostra pittorica di artisti pugliesi
e per finire concorso di disegno e
creatività per i bambini delle scuole
elementari della città di Latiano con tema
elementari della città di Latiano con tema
“Il Natale” .
I lavori dei piccoli artisti saranno esaminati
da una giuria di grande spessore
presieduta dall’artista Latianese
presieduta dall’artista Latianese
Carmelo Conte.
Idea Radio sarà presente con i suoi microfoni
Idea Radio sarà presente con i suoi microfoni
per interviste e approfondimenti
sulla manifestazione.
Gli ingredienti sono ricchi e gustosi,
Gli ingredienti sono ricchi e gustosi,
il calderone inizia a ribollire…
è quasi tutto pronto.
Il 26 Dicembre
in piazza a Latiano…
Cosa bolle in piazza?
Per info su evento e adesione mercatino artigianato chiamare il numero 340-5820192
oppure scrivere sull’ account facebook :
associazioneculturalecivico73.
associazioneculturalecivico73.
Idea Radio Ass. Cult. -via Italia, 40- 72022 Latiano (BR) - e fax 0831-727448
e-mail Programmazione: idearadiobellamusica@libero.it - Redazione Giornalistica: idearadionotizie@libero.it
Amministrazione: idearadiodirezione@libero.it
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Sabato 22 Agosto alle ore 21,00 presso l'Istituto dei Padri Rogazionisti (campo del Torneo) Prenotazioni posti per l...
La Cripta di Crisante e Daria
Presentazione Storico/Culturale del Castello d'Oria
Bar Carone - La SCARPETTA
"Lu Picurieddu ti Pasca"
i Miei Pensieri...
Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.
Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.
Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.
I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.
Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.
La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.
Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !
Ricordo a tutti, in ogni caso,
'che questo sito non è a fine di lucro'
ma soltanto una grande soddisfazione personale.