Con risoluzione 54/134 nel 1999
L’assemblea
Generale delle Nazioni Unite ufficializza
il 25 novembre come Giornata
Internazionale
per l’eliminazione della Violenza contro le donne.
la
violenza sulle donne rappresenta la violazione
dei diritti umani più diffusa
nel mondo .
La voce delle donne inizia a levarsi e piano
anche quella degli uomini non sempre brutali e carnefici,
come molte
storie testimoniano.
128 donne uccise dall’inizio dell’anno in
Italia,
la più grande di 89 anni,
Iris e la più piccola 15 anni
Fabiana accoltellata e bruciata viva mentre
lei pregava il suo carnefice di non farlo .
Tante altre storie di silenziosa violenza fisica
e psichica,
non denunciate, segrete, tenute nascoste per paura o per vergogna.
Storie di anime lacerate da un gesto, un tradimento, una parola, un divieto.
VIOLENZE CONSUMATE SEMPRE Più SPESSO TRA LE MURA DOMESTICHE.
Persecuzione , femminicidio, stalking, violenza di ogni tipo che ledono
il valore universale della dignità , della
libertà,
del rispetto dei diritti della persona.
Il termine femminicidio nasce a Ciudad
Juarez,
nel Messico del Nord, teatro di violenza e morti impunite di giovani
donne.
Qui nel 2009 inizia il cammino di denuncia di ELINA CHUAVET,
denominato
2 ZAPATOS ROJOS” SCARPETTE ROSSE,
che provocatoriamente pose
lì dove quei corpi
di donna erano
ritrovati, mutilati, violentati, privi di vita.
Scarpette rosse come il sangue, come la
passione per la vita.
Il Comune di Erchie
ha avviato il suo percorso per dire no alla
violenza
con l’esposizione dei drappi rossi e bianchi sulla sede comunale,
come tutti i comuni della rete per le pari opportunità.
Il 1° Dicembre L’amministrazione Comunale,
Assessorato alle Pari Opportunità,
in collaborazione con la Consulta delle
Donne,
e la partecipazione dell’Istituto comprensivo “G. Pascoli”,
e gli
interventi di Gianni Vico
attraverso
l’arte vuole urlare
BASTA alle morti,
alle violenze .
Domenica alle ore 18.30 S. messa per pregare
per le vittime della violenza,
a seguire, alle ore 19.20 in Piazza Umberto I,
un flash mob,
un simbolo di denuncia, e di affermazione della libertà e della
dignità,
le scarpette rosse, simbolo di tante storie di violenza
che non
possono e non devono essere dimenticate.
I palloncini legati , simbolo della
costrizione a cui sono legate
tante donne che non possono
“volare” libere, sia
da giovani che da adulte.
Il Comune di Erchie avvia di fatto un cammino
per sensibilizzare le coscienze ad
esercitare
attivamente la memoria di
donne che ormai non possono più
raccontare la tragedia di una vita recisa brutalmente o
anche di
donne che resistono silenziosamente,
che lasciano che qualcun altro infranga i
loro sogni,
le loro aspettative, la loro voglia di essere, di fare e di vivere.
Un cammino per iniziare ad agire
concretamente,
senza retorica, senza dimenticare o delegare ad altri
le
responsabilità di ciascuno di noi.
Confidiamo che questo faticoso cammino sia
sostenuto anche dagli uomini:
solo con il loro contributo si può realizzare un
vero equilibrio
dei diritti e dei doveri all'interno di ogni coppia che
sia di
concreto esempio per i più giovani,
mostrando loro che Amore E’ rispetto,
complicità, sostegno reciproco, e
non possesso,
prevaricazione, umiliazione.
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