30 novembre 2013

Il Comune di Erchie ha avviato il suo percorso per dire no alla violenza sulle donne



Con risoluzione 54/134 nel 1999 
L’assemblea Generale delle Nazioni Unite ufficializza 
il 25 novembre come Giornata Internazionale 
per l’eliminazione della Violenza contro le donne.


Radicata nella discriminazione di genere, 
la violenza sulle donne rappresenta la violazione 
dei diritti umani più diffusa nel mondo . 


La voce delle donne inizia a levarsi  e piano   
anche quella degli uomini non sempre brutali e carnefici,
 come molte storie testimoniano.


128 donne uccise dall’inizio dell’anno in Italia, 
la più grande di 89 anni, 
Iris e la più piccola 15 anni 
Fabiana  accoltellata e bruciata viva mentre 
 lei pregava il suo carnefice di non farlo .

Tante altre storie di silenziosa violenza fisica e psichica,
 non denunciate, segrete, tenute nascoste per paura o per vergogna. 

Storie di anime lacerate da un gesto, un tradimento, una parola, un divieto.

 VIOLENZE CONSUMATE SEMPRE Più SPESSO TRA LE MURA DOMESTICHE.


Persecuzione ,  femminicidio, stalking,  violenza di ogni tipo che ledono
  il valore universale della dignità , della libertà, 
del rispetto dei diritti della persona.


Il termine femminicidio nasce a Ciudad Juarez,
 nel Messico del Nord, teatro di violenza e morti impunite di giovani donne.

 Qui nel 2009 inizia il cammino di denuncia di ELINA CHUAVET, 
denominato 2 ZAPATOS ROJOS” SCARPETTE ROSSE,
 che provocatoriamente  pose  lì dove quei corpi  
 di donna erano ritrovati, mutilati, violentati, privi di vita.


Scarpette rosse come il sangue, come la passione per la vita.


Il Comune di Erchie   
ha avviato il suo percorso per dire no alla violenza 
con l’esposizione dei drappi rossi e bianchi sulla sede comunale,
 come tutti i comuni della rete per le pari opportunità.


Il 1° Dicembre L’amministrazione Comunale, 
Assessorato alle Pari Opportunità,
 in collaborazione con la Consulta delle Donne, 
e la partecipazione dell’Istituto comprensivo “G. Pascoli”,
 e gli interventi di Gianni Vico  
 attraverso l’arte vuole urlare 
   BASTA alle morti, alle violenze .


Domenica alle ore 18.30 S. messa per pregare per le vittime della violenza,
 a seguire, alle ore 19.20 in Piazza Umberto I, un flash mob, 
un simbolo di denuncia, e di affermazione della libertà e della dignità,
 le scarpette rosse, simbolo di tante storie di violenza
 che non possono e non devono essere dimenticate.


I palloncini legati , simbolo della costrizione a cui sono legate
 tante donne che non possono
 “volare” libere, sia da giovani che da adulte.


Il Comune di Erchie avvia di fatto un cammino
 per sensibilizzare le  coscienze ad esercitare
attivamente la memoria di donne che ormai non possono più
 raccontare la tragedia  di una vita recisa brutalmente o
 anche di donne che resistono silenziosamente,
 che lasciano che qualcun altro infranga i loro sogni,
 le loro aspettative, la loro voglia di essere, di fare e di vivere.


Un cammino per iniziare ad agire concretamente,
 senza retorica, senza dimenticare o delegare ad altri
 le responsabilità di ciascuno di noi.


Confidiamo che questo faticoso cammino sia
 sostenuto anche dagli uomini: 
solo con il loro contributo si può realizzare un vero equilibrio
 dei diritti e dei doveri all'interno di ogni coppia che
 sia di concreto esempio per i più giovani,
 mostrando loro che Amore E’  rispetto,
 complicità, sostegno reciproco, e non possesso, 
prevaricazione, umiliazione.
 
 

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