Ph di Giulia Carbone
La compagnia d'arme
"Federicii II"
rappresentano in occasione del weekend del
Torneo dei Rioni
dell'edizione 2013 la
Battaglia di Benevento
svolta nel 1266 il 9 agosto 2013 dalle ore 20:30
presso l'Ist. dei P. Rogazionisti (San Pasquale)
di Oria per quanto riguarda
l'Investitura del Cavaliere.
Facciamo un piccolo resoconto su questa battaglia
svolta il 26 febbraio 1266 vede di fronte
gli schieramenti dei Guelfi
(sostenito del Papa) e i Ghibellini
(sostenitori dell'Imperatore)
con l'esercito francese guidato dal Re di Francia,
Carlo I d'Angiò
e l'esercito imperiale guidato dal Re di Sicilia
Manfredi Hohenstaufen (di Svevia),
figlio di Federico II Hohenstaufe (di Svevia).
La battaglia si conclude con una dolorosa
La battaglia si conclude con una dolorosa
sconfitta dell'esercito di
Manfredi
che era stato
abbandonato dal suo esercito morì
combattendo
con
tutte le sue forze fino all'ultimo.
I francesi decisero di dargli una degna sepoltura
I francesi decisero di dargli una degna sepoltura
sul campo di battaglia
ricoperto dalle pietre
riconoscendogli il suo valore e così terminò
la
stirpe della famiglia dei Svevi
come sovrani del Regno di Sicilia.
Dante Alighieri lo ricorda nel canto III
della celebre
"Divina Commedia" collocandolo in Purgatorio:
« [...] Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. ... Poi sorridendo disse: Io son Manfredi, nepote di Costanza imperadrice [...] Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmutò a lume spento.
« [...] Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, ma l'un de' cigli un colpo avea diviso. ... Poi sorridendo disse: Io son Manfredi, nepote di Costanza imperadrice [...] Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia di me fu messo per Clemente allora, avesse in Dio ben letta questa faccia, l'ossa del corpo mio sarieno ancora in co del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento di fuor dal regno, quasi lungo 'l Verde, dov'e' le trasmutò a lume spento.
Che dire altro?
Correte a vederli per farvi entrare nel vivo
nelle
vicende storiche di una delle battaglie
più importanti della storia
medievale.
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