16 dicembre 2023

"La Matonna ti lu Tuzzu" 24 dicembre 2023

 "La Matonna ti lu tuzzu"
 All’alba della vigilia di Natale la Madonna tuzza 

All’alba della vigilia di Natale – anzi, 
quando ancora il sole nemmeno ha lasciato l’antro della notte 
 ogni anno si ripete un suggestivo quanto antico rito 
nella Basilica Cattedrale di Oria; 
il rito ricorda il vagare della Vergine Maria alla faticosa ricerca di un posto
 in cui dare alla luce Gesù e i numerosi rifiuti di ospitalità. 
L’effige della Vergine, in attesa sul sagrato, alle 6.00 “bussa” 
al portone principale della Cattedrale oritana che 
– spalancandosi –
 viene accolta nell’imponente edificio sacro da 
centinaia di fedeli sulle dolcissime note della “Pastorale”,
 marcia sinfonica del XVIII secolo il cui autore resta ignoto
 colonna sonora della festività natalizie oritane; 
una volta che la Vergine è entrata nella Cattedrale, 
viene celebrata la santa Messa. 
Il rito viene fatto risalire al XVIII secolo e 
ha i connotati della “spettacolarizzazione” caratteristica 
di quel periodo in cui riti e celebrazioni 
– un po’ come i “misteri” medievali – 
proponevano scene dei momenti della salvezza o 
della vita di Gesù, della Madonna e dei santi 
con funzione didascalica e pedagogica. 
Una lapide presente in una cappella gentilizia del 
cimitero monumentale di Oria attribuisce un ruolo importante 
nella definizione di questo rito natalizio al canonico
 Vincenzo Marsella, 
sacerdote membro del Capitolo della Cattedrale oritana. 
L’effige protagonista del rito è quella della Madonna del Carmine,
 titolare dell’Arciconfraternita della Morte i cui
 membri inoltre la recano in spalla per tale occasione. 
Prof. Pierdamiano M. Mazza    
Presidente de Il Pozzo e l'Arancio
Foto di Luca Carbone edizione 2008


04 dicembre 2023

Santa Barbara Patrona di F.A. d' Italia

Come eravamo, festeggiamenti Santa Barbara al Comando Marina Militare Brindisi anno 2008
Santa Barbara 2008 

Si è celebrata anche a Brindisi la festa di 
"Santa Barbara" patrona della Marina Militare.
Sono state inaugurate le due sale storiche 
ubicate all'interno del Castello Svevo,
sede del Comando Marina Militare di Brindisi, 
le sale storiche sono dedicate 
rispettivamente alla Forza da sbarco 
ed al Comar/Maribase.

12 novembre 2023

anniversario della strage di Nassiriya 12 novembre 2003 - 12 novembre 2023


Foto d'archivio 

In occasione dell' anniversario della strage 
di Nassiriya, 
avvenuto il 12 novembre 2003, 
il Ministero della Difesa celebra la
 “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”

http://www.difesa.it/Il_Ministro/Eventi/Pagine/Giornata_ricordo_Caduti.aspx
http://www.difesa.it/Il_Ministro/Eventi/Pagine/Giornata_ricordo_Caduti.aspx



10 novembre 2023

"San Martino" ...fra tradizioni e il mosto che diventa vino...


San Martino (affresco di Simone Martini)

Cadono le foglie ingiallite e arriva la festa 
di San Martino.

  Sabato 11 novembre si celebra la ricorrenza del santo
 e si rievocano antiche tradizioni legate 
soprattutto alla cultura contadina. 

«A San Martino ogni mosto diventa vino» 
è il proverbio che accompagna la degustazione 
del vino novello 
proprio in questa circostanza. 
San Martino è legato anche alla Festa del Ringraziamento 
al termine delle stagione agricola e nel passato
 l’11 novembre era la data consueta per i traslochi e 
il rinnovo dei contratti di affitto dei fondi rustici, 
dei pascoli e dei boschi. 

In molte località la festa di San Martino è caratterizzata da
 sagre,  fiere, mostre d’arte ...
convegni sul vino, incontri conviviali, spettacoli di canti popolari, 
degustazioni abbinate a prodotti tipici, pranzi con i vignaioli,
 passeggiate tra i filari dei vigneti.
 Molte sono anche le “cantine aperte”,
 che offrono squisito novello e prodotti tipici della stagione. 

San Martino 
e il vino sono stati cantati in molti componimenti poetici,
 come la ben nota lirica di Giosuè Carducci  
La nebbia a gl’irti colli… 
(in Vino Arte Poesia il testo è in
 L’Ottocento tra Beaudelaire e 
Pascoli, nella sezione Il vino nella poesia). 

Ma anche Pablo Neruda, Gabriele D’Annunzio e,
 nell’antichità, Virgilio e Orazio hanno parlato di 
questo periodo legato al vino.

 San Martino e il vino sono protagonisti anche di 
molti proverbi e canti popolari. 
Innumerevoli anche i detti legati al vino e tante le 
raffigurazioni artistiche, come l’affresco con 
San Martino di Simone Martini,
 la raffigurazione sulla facciata del Duomo di Lucca,
 L’investitura di San Martino nella 
Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi,
 San Martino e il mendicante di El Greco. 

La storia di San Martino affonda le radici in 
tempi lontani, fra storia e leggenda. 

Nasce a Sabaria Sicca in Pannonia, l’attuale Ungheria,
 nel 316 o nel 317. 
Figlio di un ufficiale romano, passa l’infanzia ed è
 educato a Pavia e a 15 anni si arruola nella guardia imperiale;
 successivamente viene inviato in Gallia,
 poi lascia l’esercito e si batte contro l’eresia ariana;
 vive per alcuni anni come eremita,
 diventa vescovo di Tours,
 fonda uno dei primi monasteri dell’Occidente 
e muore nel 397.

Da ragazzino ha contatti con i cristiani e, 
senza che i genitori lo sappiano, 
frequenta le riunioni dei fedeli e diventa catecumeno. 
Giovane umile e generoso, la sua vita è legata ad alcune
 radicate leggende, come quella di tenere puliti i calzari
 di un suo attendente perché lo considera fratello e
 quella di donare metà del suo mantello a un medicante vecchio
 tremante per il freddo gelido.
 Al gesto del generoso cavaliere segue immediatamente 
un cambiamento atmosferico e torna un tiepido clima,
 che si ripete quasi ogni anno, 
ed è l’Estate di San Martino. 
Si narra ancora che, la notte dopo il dono del mantello,
 Martino ha un sogno in cui comprende che il povero era Gesù stesso.
 Un altra leggenda è legata alle oche,
 che fanno scoprire il nascondiglio di Martino che non vuole
 diventare vescovo: perciò in diversi Paesi europei e
 in Alto Adige c’è la tradizione di mangiare l’oca a San Martino. 
Diffusa è anche la processione delle lanterne e la tradizione
 di tenere accesa la lanterna fino a Natale. 
Non mancano neanche dolci ispirati alla ricorrenza,
 come il San Martino in pasta frolla a Venezia. 



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"Lu Picurieddu ti Pasca"

i Miei Pensieri...

Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

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