Perchè i suoi obiettivi vedono con queste ottiche, si è creato una nicchia nel firmamento della fotografia disdegnando qualsiasi altro genere artistico!
Bene, le immagini funzionano, la platea lo segue, l'hobby macina immagini ed il nome passa in web-site!
La sera pullula di dame e damigelle, cavalieri erranti in cerca di avventure da raccontare nelle serate fredde dell'inverno in un caldo bar sorseggiando una birra!
Tonino Carbone nasce alcuni anni fa, ad Oria - all'ombra del maniero Fridericiano -
sin da piccolo manifesta chiaramente la sua smodata passione per la fotografia e tutto quello che ruotava intorno!
Un pò di storia.
Esisteva un negozio - in Oria - era un bazar - "li brittuli" vendeva di tutto e di più, come la canzone di Lucio Battisti 'all'uscita di scuola i ragazzi vendevano i libri' io vendevo i compiti ai compagni o piccoli oggetti ottici, tipo il periscopio auto costruito o la lente da ingrandimento o altri piccoli gadget, per comprarmi la prima macchina fotografica! Era tutta di plastica nera!
Il flasch era una lampadina che al passaggio della corrente emetteva un forte lampo, era del tipo usa e getta e, se avevi le dita vicino, ti scottavi! Quanti polpastrelli bruciati!
Quante ne o' rotte e quante ne o' comprate, di macchine fotografiche!
(Costavano £. 2.500 con lo sconto!)
Vicino casa mia c'erano due fratelli fotografi, Carone Antonio e Giovanni, frenquentavo il figlio di Giovanni 'Franco' e i pomeriggi passavo le mie ore a guardarli come sviluppavano, come stampavano, con quella luce rossa e, mi gridavano:
'SE APRI LA PORTA TI DO' TANTE DI QUELLE BOTTE CHE RIMANI A LETTO FINO A NATALE!
(se ancora doveva arrivare, se no fino a Pasqua!)
Rubavo con gli occhi il loro modo di fotografare, di posare, di stampare.
Erano i tempi del Bianco e Nero!
Erano gli anni '70.
Fortissimamente foto:
Quest'ultima diventerà la sua vera passione, una volta raggiunta la maggiore età,
ma Tonino continuerà in segreto,
a coltivare un hobby insolito e assai curioso:
l'impiegato statale.
Tonino viene introdotto nell'ambiente dei fotografi professionisti, un po' per conoscenze varie, un po' con la faccia da ingenuo impaurito, sfruttando le varie missioni per servizio di lavoro che gli propinavano mandandolo a: Roma, Milano, Genova, Venezia, San Remo, Trieste, Palermo e Firenze ed altre città ma con minor interesse per l'arte fotografica quindi la mattina coltivavo l'hobby dell'impiegato statale e la sera a girovagare da uno studio all'altro.
Incontrai Marzullo detto 'il Pinturicchio' incontrai e visitai lo studio dei F.lliAlinari
posto in quell'incantevole via Margutta' in quel di Roma, sognavo a occhi aperti
- splendide foto -
il tocco di un artista pittorico!
Incontrai e rimasi insieme per una sera intera con quel 'scapestrato' di Barillari detto 'il King' , sempre in Roma, ma quel genere non era per me!
Da abitante di un paesello medievale mi chiesi: e io perché no?
Perché non avere uno studio con tanto
di modelle e modelli da forgiare con la luce radente
e riflettente li dove posa?
C'era qualcosa che frenava in me!
Qualcosa che non ha niente a che vedere col paesello medievale!
Era il periodo degli artisti pittorici di Oria, sparivano da Oria senza capire il perché!
Ed ancora a tutt'oggi mi chiedo:
PERCHÉ'?
Molte persone hanno posato per me;
alcune con qualche piccola esperienza alle spalle come modelle
ma molte hanno posato per la prima volta in assoluto nella loro vita.
Ricordo con grandissimo piacere queste ultime esperienze perché
con tanta pazienza, gentilezza e comprensione sono sempre riuscito a produrre
dei buoni lavori ed al tempo stesso ad insegnare piccole cose necessarie nella posa
fotografica, sia per i primi piani che per la posa artistica.
La rappresentazione della bellezza femminile e delle sue infinite sfumature mi ha
affascinato moltissimo e tuttora mi affascina.
Così sono sempre alla ricerca di modelle/i interessate a creare delle immagini
diverse dal solito e con un messaggio specifico.
In questo web-site ho messo una piccolissima
parte delle immagini che ho scattato,
delle quali ora voglio rendere partecipi coloro che,
navigando nel web,
approdando qui'
spero che trovino un porto di loro gradimento
e che mi inviino le loro opinioni in merito.
(Diario di vita: Tonino Carbone)
Le foto spaziano una ventina di anni, ed erano su pellicola e/o diapositiva, il digitale è venuto in me da un paio di lustri, quindi mi sono aggiornato tecnologicamente passando le dia e film in digitale, tutte le foto sono corredate di liberatoria fotografica firmate dai diretti interessati/e al momento del 'gioco' fotografico, pertanto non mi è stato possibile chiedere alle persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga infastidita da ciò, non ha che da inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi.
Ricordo a tutti, in ogni caso,
che questo inserimento fotografico,
non è a fini di lucro,
ma soltanto una soddisfazione personale! Grazie a tutti.
... anche quest’anno nella nostra città di Oria i festeggiamenti in onore di
San Giuseppe,
patrono della Chiesa Universale.
Il culto di San Giuseppe in Oria
è dovuto all’antica presenza dei Frati Conventuali
che risiedevano appunto nel convento adiacente alla chiesa
dedicata al Poverello d’Assisi
(dove ora sorge l’Ospedale Martini).
Nella tradizione popolare, San Giuseppe, sposo della Vergine Maria,
è il santo protettore dei poveri e dei derelitti, poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi.
In questo giorno, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi, in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino, che si videro rifiutata la richiesta di un riparo per il parto.
Questo atto, che viola due sacri sentimenti: l'ospitalità e l'amore familiare,
viene ricordato in molte regioni con l'allestimento di un banchetto speciale.
Così in alcuni paesi della Sicilia, il 19 marzo di ogni anno, si usava invitare i poveri al banchetto
di San Giuseppe.
In questa occasione, un sacerdote benediva la tavola,
ed i poveri erano serviti dal padrone di casa.
In alcune città, il banchetto veniva allestito in chiesa, e,mentre due sacerdoti servivano i poveri, un terzo predicava per nove volte,
tante quante le pietanze che venivano servite.
Rappresentazione di S.Giuseppe
in una litografia di fine '800
San Giuseppe è anche il simbolo della castità, e quindi tutore delle ragazze da marito. Molti proverbi e poesie popolari contengono raccomandazioni a San Giuseppe, per trovare marito. Questo
santo è una delle figure più care alle famiglie, ed è
uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione
delle grazie.
Oltre a proteggere i
poveri e le ragazze, San Giuseppe, in virtù della sua
professione, è anche il protettore dei falegnami, che da
sempre sono i principali promotori della sua festa.
La
festa del 19 marzo è anche associata a due
manifestazioni specifiche, che si ritrovano un po' in tutte
le regioni d'Italia: i falò e le zeppole.
Poiché la celebrazione di san Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di
Rappresentazione di San Giuseppe in transito tra Maria e il Figlio.
Da una litografia di fine '80
purificazione agraria, effettuati nel passato pagano.
In quest'occasione, infatti, si bruciano
i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di
legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il
fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi
salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe. Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
A Roma la preparazione delle zeppole, affiancate dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore particolare. Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile trovare un banco di frittelle, e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.
E' infatti con la festa di san Giuseppe che si saluta definitivamente l'inverno e si comincia a sentire il profumo della primavera, così le vicende stagionali e gli antichi riti si uniscono con la festosità e la devozione dei cristiani.
il Re di Sardegna Vittorio Emanuele
II assunse per sé
e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia.
Con
questo atto normativo avvenne ufficialmente la proclamazione
del Regno
d'Italia.
160 anni dopo, approfondisci le tappe fondamentali
del
processo storico che portò all’indipendenza dell’Italia
dopo secoli di
dominio straniero.
RIPASSA LA STORIA DEL RISORGIMENTO
1815
A seguito del congresso di Vienna, L’Italia viene frammentata in
diversi stati, la maggior parte di questi controllati dall’Austria. In
apparenza l'ordine sembrava ristabilito, ma nelle menti degli
intellettuali e popolo, gli ideali ed i nuovi pensieri introdotti dalla
Rivoluzione francese non si erano affatto sopiti.
1820-21
I governi furono messi a dura prova da società segrete rivoluzionarie
come la Carboneria e la Massoneria, nate con l’obiettivo di raggiungere
l’indipendenza dai governi stranieri e l’instaurazione di governi
democratici. I moti ebbero risultati parziali e temporanei. In breve
tempo i governi indipendenti furono soppressi e i rivoltosi sconfitti.
1830-31
Una seconda ondata di moti rivoluzionari ebbe origine all’interno del
Ducato di Modena, dove il capo della carboneria locale Ciro Menotti
strinse un patto con Francesco IV d’Asburgo che reggeva il Ducato. Dopo
il tradimento del duca, le truppe austriache repressero gli insorti
ristabilirono l’ordine iniziale
1848
Il 1848 è un anno di grandi moti rivoluzionari a cominciare da Palermo,
dove Ferdinando II fu obbligato a concedere una Costituzione, imitato
in seguito da Leopoldo II di Toscana e da Carlo Alberto di Savoia che
concesse lo Statuto Albertino. Le rivolte divampano anche a Milano e
Venezia che si ribellano al potere degli Asburgo.
1848-49
A seguito delle vittoriose Cinque giornate di Milano iniziò la prima
guerra d’indipendenza nazionale, guidata da Carlo Alberto che varcò in
armi il Ticino. Ma l’illusione durò poco. La defezione di Pio IX e degli
altri sovrani alleati portò al crollo del Regno di Sardegna e
all’abdicazione di Carlo in favore del figlio Vittorio Emanuele II
1859 -1860
Grazie agli accordi di Plombières tra Camillo Benso di Cavour, capo del
governo del Regno di Sardegna, e Napoleone III, la seconda guerra
d’indipendenza si conclude con la conquista della Lombardia. Con i
Plebisciti autunnali del 1860, dopo il successo della Spedizione dei
Mille, i territori conquistati diventarono parte integrante del Regno
d’Italia che venne dunque proclamato il 17 marzo 1861 con Re Vittorio
Emanuele II
1866-1870
Il patto d’alleanza fra il primo ministro prussiano Otto von Bismarck e
il generale Alberto La Marmora portò alla Guerra austro-prussiana, nota
sul fronte italiano con il nome di Terza guerra di indipendenza. Il
conflitto si chiuse il 3 ottobre 1866 con il trattato di Vienna e
l’acquisizione del Veneto e del Friuli all’Italia. Il 20 Settembre 1870
inizia l’assalto delle truppe guidate dal generale Raffaele Cadorna a
Roma, che verrà annessa al Regno d’Italia e proclamata capitale
cliccate sulle foto e si ingrandiscono. Dal 1995 il Rione Lama di Oria – nel giorno dedicato all’Immacolata Concezione, l’8...
La Cripta di Crisante e Daria
Presentazione Storico/Culturale del Castello d'Oria
Bar Carone - La SCARPETTA
"Lu Picurieddu ti Pasca"
i Miei Pensieri...
Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.
Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.
Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.
I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.
Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.
La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.
In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.
Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !