18 marzo 2021

San Giuseppe 19 marzo 2021 "Come eravamo... Processione di San Giuseppe - 19 marzo 1988" il videoclip

video e collage del'anno 1988


... anche quest’anno
nella nostra città di Oria i festeggiamenti in onore di
Il culto di San Giuseppe in Oria
è dovuto all’antica presenza dei Frati Conventuali
che risiedevano appunto nel convento adiacente alla chiesa
dedicata al Poverello d’Assisi
(dove ora sorge l’Ospedale Martini).
Nella tradizione popolare, San Giuseppe, 
sposo della Vergine Maria, 
è il santo protettore dei poveri e dei derelitti,
 poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi.

In questo giorno, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi, 
in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino, 
che si videro rifiutata la richiesta 
di un riparo per il parto. 
Questo atto, che viola due sacri sentimenti: 
l'ospitalità e l'amore familiare, 
viene ricordato in molte regioni 
con l'allestimento di un banchetto speciale.
 Così in alcuni paesi della Sicilia,
 il 19 marzo di ogni anno,
 si usava invitare i poveri al banchetto 
di San Giuseppe. 
In questa occasione, 
un sacerdote benediva la tavola, 
ed i poveri erano serviti dal padrone di casa.
In alcune città, 
il banchetto veniva allestito in chiesa,
 e, mentre due sacerdoti servivano i poveri, 
un terzo predicava per nove volte, 
tante quante le pietanze che venivano servite.
Rappresentazione di S.Giuseppe

in una litografia di fine '800


San Giuseppe è anche il simbolo della castità, e quindi tutore delle ragazze da marito.
 Molti proverbi e poesie popolari contengono raccomandazioni a San Giuseppe,
 per trovare marito. 
Questo santo è una delle figure più care alle famiglie, ed è uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione delle grazie.
Oltre a proteggere i poveri e le ragazze, San Giuseppe, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.
La festa del 19 marzo è anche associata a due manifestazioni specifiche, che si ritrovano un po' in tutte le regioni d'Italia:
 i falò e le zeppole.
Poiché la celebrazione di san Giuseppe coincide con la fine dell'inverno, si è sovrapposta ai riti di
Rappresentazione di San Giuseppe in transito tra Maria e il Figlio.




Da una litografia di fine '80
purificazione agraria, effettuati nel passato pagano.





In quest'occasione, infatti, si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni li scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per 

San Giuseppe.
 Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, 
le famose frittelle, che pur variando nella ricetta 
da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.
A Roma la preparazione delle zeppole, 
affiancate dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore particolare.
 Nel passato, ad ogni angolo di strada era possibile 
trovare un banco di frittelle, 
e tutta la città era addobbata da decorazioni festive.
E' infatti con la festa di san Giuseppe 
che si saluta definitivamente l'inverno e 
si comincia a sentire il profumo della primavera, 
così le vicende stagionali e gli antichi riti 
si uniscono con la festosità e la devozione dei cristiani. 

16 marzo 2021

160 anni dell' Unità d'Italia

foto d'archivio

 L’UNITÀ d’Italia
160° Anniversario

Con la legge del 17 marzo 1861,

 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele II assunse per sé 

e per i suoi successori il titolo di Re d’Italia.

Con questo atto normativo avvenne ufficialmente la proclamazione 

del Regno d'Italia. 

160 anni dopo, approfondisci le tappe fondamentali 

del processo storico che portò all’indipendenza dell’Italia 

dopo secoli di dominio straniero.

 

RIPASSA LA STORIA DEL RISORGIMENTO

1815

A seguito del congresso di Vienna, L’Italia viene frammentata in diversi stati, la maggior parte di questi controllati dall’Austria. In apparenza l'ordine sembrava ristabilito, ma nelle menti degli intellettuali e popolo, gli ideali ed i nuovi pensieri introdotti dalla Rivoluzione francese non si erano affatto sopiti.

1820-21

I governi furono messi a dura prova da società segrete rivoluzionarie come la Carboneria e la Massoneria, nate con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza dai governi stranieri e l’instaurazione di governi democratici. I moti ebbero risultati parziali e temporanei. In breve tempo i governi indipendenti furono soppressi e i rivoltosi sconfitti.

1830-31

Una seconda ondata di moti rivoluzionari ebbe origine all’interno del Ducato di Modena, dove il capo della carboneria locale Ciro Menotti strinse un patto con Francesco IV d’Asburgo che reggeva il Ducato. Dopo il tradimento del duca, le truppe austriache repressero gli insorti ristabilirono l’ordine iniziale

1848

Il 1848 è un anno di grandi moti rivoluzionari a cominciare da Palermo, dove Ferdinando II fu obbligato a concedere una Costituzione, imitato in seguito da Leopoldo II di Toscana e da Carlo Alberto di Savoia che concesse lo Statuto Albertino. Le rivolte divampano anche a Milano e Venezia che si ribellano al potere degli Asburgo.

1848-49

A seguito delle vittoriose Cinque giornate di Milano iniziò la prima guerra d’indipendenza nazionale, guidata da Carlo Alberto che varcò in armi il Ticino. Ma l’illusione durò poco. La defezione di Pio IX e degli altri sovrani alleati portò al crollo del Regno di Sardegna e all’abdicazione di Carlo in favore del figlio Vittorio Emanuele II

1859 -1860

Grazie agli accordi di Plombières tra Camillo Benso di Cavour, capo del governo del Regno di Sardegna, e Napoleone III, la seconda guerra d’indipendenza si conclude con la conquista della Lombardia. Con i Plebisciti autunnali del 1860, dopo il successo della Spedizione dei Mille, i territori conquistati diventarono parte integrante del Regno d’Italia che venne dunque proclamato il 17 marzo 1861 con Re Vittorio Emanuele II

1866-1870

Il patto d’alleanza fra il primo ministro prussiano Otto von Bismarck e il generale Alberto La Marmora portò alla Guerra austro-prussiana, nota sul fronte italiano con il nome di Terza guerra di indipendenza. Il conflitto si chiuse il 3 ottobre 1866 con il trattato di Vienna e l’acquisizione del Veneto e del Friuli all’Italia. Il 20 Settembre 1870 inizia l’assalto delle truppe guidate dal generale Raffaele Cadorna a Roma, che verrà annessa al Regno d’Italia e proclamata capitale






 il link:160 anni dell'Unità d'Italia

02 dicembre 2020

Dott. Domenico D'Addario, un pensiero....

 La morte è la curva della strada,

tu sei la strada della storia oritana,  

morire è solo non essere visto.

Se ascolto, sento i tuoi passi

esistere come io esisto.

 Non ha nido la menzogna.

Mai nessuno s’è smarrito nel tuo impegno.

Tutto è verità e passaggio.

Tonino Carbone

23 novembre 2020

"Un Giudice di Rispetto" collage nel decennale della proiezione.


Nel nuovo millennio la città d' "Orea" fu il set del film
 "Un Giudice di rispetto"
opera diretta da Valter Toschi e Bruno Mattei 
con la partecipazione di ottimi attori 
Philippe Leroy, Orso Maria Guerrini e la splendida Marina Suma 
e di tanti altri concittadini messi per la prima volta
davanti alla macchina da presa.

... mi sembra ieri...  l'entusiasmo della notizia, la curiosità, 
l'inizio e durante le riprese, 
la partecipazione di tutta la città  che per due mesi 
 le stradine e i vicoli del centro storico trasformate in set,
la Cinecittà d' OREA.

Alla prima del film,  sul piazzale Antoniano (San Pasquale),
 gremitissimo, era talmente tanta la voglia di vedere 
sul grande schermo "Oria ed i suoi attori per un giorno". 

Non è mancata occasione da allora, di rivedermi il film 
e di sentir parlare gli 'attori
che tanto entusiasmo avevano investito  
nella lavorazione e nel ruolo recitativo del film - .

Il film, oltre ad Oria e dintorni, non ebbe grande fortuna commerciale, 
proiettato a Roma e qualche altra città, fù visto (e dimenticato) 
da pochi spettatori.

Il film che vi presento sul sito sono spezzoni 

montato da un certo 'OritanoVero' che non conosco personalmente  
e che scoprii casualmente sul portale di
"YOU TUBE"


AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA !
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"Lu Picurieddu ti Pasca"

i Miei Pensieri...

Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

ma soltanto una grande soddisfazione personale.

-.-