FRANCO DI MARE
è nato a Napoli nel 1955.
Giornalista, dopo vent’anni come inviato di guerra,
è passato alla conduzione televisiva
(Speciale Tg1, Uno Mattina, Uno Mattina Estate, Sabato domenica e…
la tv che fa bene alla salute).
Ha ricevuto numerosi premi,
fra cui due Oscar della televisione per i suoi reportage dal fronte.
Raccogliendo alcuni ricordi dalle zone calde del pianeta,
ha costruito uno spettacolo teatrale
che è poi diventato un libro molto apprezzato:
Il cecchino e la bambina (Rizzoli, 2009).
Non chiedere perché è il suo primo romanzo.
clicca sulle locandine e si ingrandisce!
Il Castello di Oria aderisce alla
XIII Settimana della Cultura
con un calendario di eventi:
incontri, presentazione di libri, workshop,
animazione e visite guidate.
Posto sulla cima del colle più alto di Oria,
il castello è in un punto strategico
tra lo Jonio e l’Adriatico.
Le massicce mura di cinta,
dominate da tre imponenti torri,
testimonianza della passata funzione difensiva,
racchiudono la vasta piazza d’armi:
un piazzale che conteneva fino a 5000 soldati.
Un monumento suggestivo di cui il recente restauro
riporta in luce bellezza e pregio.
Calendario delle iniziative:
9-17 aprile
Visita gratuita con guida del castello
dalle 9,30 alle 12,30
(dal lunedì al venerdì)
ingresso su prenotazione.
Sabato 9 aprile ore 10,00
Convegno di apertura sul tema dei Beni Culturali
Giovedì 14 aprile ore 18,30
Cultura del vino: le eccellenze del Meridione d’Italia
a cura della delegazione
Brindisi AIS Puglia Associazione Italiana Sommeliers.
ingresso gratuito su prenotazione
Venerdì 15 aprile ore 19,30
Presentazione del libro
“Non chiedermi perché”
di Franco di Mare – Rizzoli
Incontro con l’autore a cura della Libreria
“Nomine Rosae” – Grottaglle.
http://www.beniculturali.it
Per ogni richiesta di informazioni:
Giovanni Colonna
Progetti per Comunicazione - Castello di Oria
Cell. 392 0448493
da Oria.info
Una risorsa per il Paese
La Settimana della Cultura, giunta alla tredicesima edizione,
apre ancora una volta a tutti gli italiani e ai turisti stranieri
le porte dei musei, monumenti, aree archeologiche,
archivi e biblioteche statali.
Un evento diffuso su tutto il territorio che,
anno dopo anno,
riscuote un crescente successo di pubblico,
segno di una voglia di cultura che non conosce crisi,
a cui si aggiunge che nel caso specifico
in questa iniziativa il nostro patrimonio culturale
viene promosso in modo adeguato
con aperture straordinarie e gratuite.
La nuova Direzione Generale
per la Valorizzazione del Patrimonio
sta lavorando dallo scorso settembre,
con risultati molto positivi,
per migliorare l’accoglienza dei nostri musei,
siti archeologici, archivi e biblioteche statali.
L’Italia potrà così riconquistare il suo naturale ruolo
di leader internazionale nel settore culturale e turistico,
con importanti ricadute anche per la nostra economia.
La Settimana della Cultura,
così come avvenuto per San Valentino e per la Festa della Donna,
viene promossa tramite una campagna di comunicazione
di forte impatto e di capillare diffusione,
in grado di veicolare messaggi
anche attraverso i nuovi canali
che la nuova tecnologia mette a disposizione
per raggiungere tutte le fasce di utenza,
comprese quelle che di solito non frequentano i luoghi d’arte.
Non c’è miglior avvenimento dunque per immergersi
nell’ineguagliabile patrimonio culturale italiano,
vera risorsa materiale e immateriale del nostro Paese,
che non conosce svalutazioni di sorta
e rappresenta da sempre la massima
espressione nel mondo del rinomato
made in Italy.
Sandro Bondi
Ministro per i Beni e le Attività Culturali