15 maggio 2013

Olimpiadi In 2013 - comunicato stampa


COMUNICATO STAMPA
         Olimpiadi In 2013
Fervono i preparativi per l’imminente start up delle Olimpiadi In,
 il grande evento per la promozione dei diritti e l’inclusione delle Persone con disabilità,
 insignito quattro volte della prestigiosa medaglia del Presidente della Repubblica.

La conferenza stampa per la presentazione dell'evento è fissata
 per lunedì 20 maggio alle ore 9.30 presso la sede del Gal,
 sita in via Albricci, Mesagne


Quest’anno, il raduno di circa 1.000 atleti speciali,
 al seguito di familiari, operatori sociali e volontari,
 avrà luogo Venerdì 31 maggio, a Latiano, 
la città conosciuta nel mondo per avere dato i natali al 
Beato Bartolo Longo, fondatore della nuova Pompei.

In un momento così difficile come quello che stiamo vivendo, 
caratterizzato da precarietà economiche e relazionali,
 da incertezza del presente e assenza di prospettiva;
 quando crescono, anzi ché regredire, a livello locale e globale,
 le distanze, le differenze, i divari, le ingiustizie tra le persone, 
i gruppi sociali, i Paesi, tenere alta la bandiera dei diritti e agire in concreto 
l’inclusione degli “ultimi” può apparire fuori tempo e fuori luogo.

La Cooperazione sociale e il Terzo Settore lungimiranti e profetici,
 che nel piccolo sperimentano ogni giorno la possibilità di trasformare le
 “pietre di scarto” in fattori di un nuovo modello di sviluppo
 più umano ed ecocompatibile, sono convinti del contrario e con le loro 
azioni promuovono dal basso, coinvolgendo tutti,
 il cambiamento che si pretende dagli altri,
 la ricostruzione della propria comunità, frantumata e confusa, 
le reti di relazioni personali e collettive e le intese tra generazioni,
 generi, classi, condizioni di salute e di vita, diversità di ogni tipo.
 Le Olimpiadi In sono uno di questi esempi.

Richiamando una folla di cittadine e di cittadini, tutti diversi e tutti eguali,
 prescindendo dall’età e dalle altre condizioni di vita,
 esse testimoniano che si possono cancellare lo stigma e la discriminazione
 se solo mettiamo ciascuno nella condizione di com-petere, 
non nel senso di vincere sugli altri, ma in quello etimologico del termine:
 cercare insieme la soluzione giusta ai problemi.

 Le diverse iniziative della originale manifestazione corrono lungo questo asse.
 Il drago gigante, lungo 30 metri, 
realizzato dai giovani di Città Solidale che si stanno riscattando 
dai propri disagi, è la brutalità, la violenza del pregiudizio,
 che distruggono i valori sacri della umana convivenza.
 Esso viene portato festosamente in corteo per le vie cittadine,
 in uno stupefacente vortice di suoni, ritmi, melodie, canti, balli,
 colori, prodotti contemporaneamente dai tamburi 
e trombe degli sbandieratori, dalla banda, dagli artisti di strada,
 dal frastuono di fischietti, per svegliare tutti dal torpore
 che ci abbrutisce e non ci fa vedere che siamo tutti uguali e tutti diversi.
 Giunto in piazza, i bambini lo scacciano simbolicamente, 
lanciandogli contro pietre finte e inseguendolo, tra gli applausi generali,
 fino a che non è fuori dalla vista di tutti.
 Momento emozionante questo e fortemente allusivo 
al ruolo della Scuola e della famiglia nella educazione delle nuove generazioni
 nel segno della solidarietà.
 Nel corteo sfila pure il lungo drappo coi colori della pace, 
che viene tenuto dalle mani dei più piccini, 
alcuni di loro con l’altra mano quella dei genitori.




Non vi è solo tenerezza in questo, ma anche simboli e azioni concrete
 di quel mondo auspicabile che dovremmo fare crescere.
 La stessa Maratona Solidale,
 in apparenza una gara di competizione, nella realtà è una grande passeggiata,
 alla quale possono partecipare proprio tutti:
 dai bambini delle scuole elementari, agli studenti e studentesse 
degli altri ordini scolastici, dagli anziani alle persone in carrozzina,
 dai maratoneti professionisti agli operatori, ai volontari,
 dai portatori di disabilità mentali, ai rappresentanti delle Istituzioni. 
Tutti arriveranno al traguardo e tutti saranno premiati per il solo fatto di esserci stati.
 Infine, vi sono i giochi veri e propri: il tiro alla fune, la pentolaccia,
 il ruba bandiera e altri ancora. 
Tutti molto semplici e altamente socializzanti. 
Occasioni per divertirsi, godersi gli applausi e gli abbracci,
 sorridere, sentirsi protagonisti.
 Essi si svolgono nella grande agorà perchè, almeno per un giorno, possa realizzare l’utopia.
 A sera la festa si conclude con le premiazioni dei campioni e con lo spettacolo
 di canti e balli popolari, musica e gag di comici e clown, 
in cui non si capisce più quali siano gli artisti speciali e quali i professionali.
 Forse vale veramente esserci alle Olimpiadi di Città Solidale,
 dell’ANPIS e dell’Associazione Sportiva degli Utenti Familiari e Operatori. 

Forse bisognerebbe fare qualcosa per fare crescere questa idea e 
diffonderla a largo raggio.

14 maggio 2013

"Dalla Sicilia alla Puglia. La Festa di S. Giuseppe"


La serata del 16 maggio sarà dedicata al 
magistrato Donato Palazzo 
che ha donato un ricco fondo librario 
alla biblioteca comunale oritana; 
nel corso della stessa serata sarà presentato il volume
 “La festa di San Giuseppe dalla Sicilia alla Puglia”
 di Vincenza Musardo Talò.

Dalla Sicilia alla Puglia. La Festa di S. Giuseppe

Autore :Vincenza Musardo Talò
è stato presentato da Vittorio Sgarbi

Il volume fù presentato dal Prof. Vittorio Sgarbi 
e dal Prof. Rodo Santoro
 su invito della Delegazione Sicilia del 
Sacro Mililare Ordine Costantiniano di San Giorgio 
e la TALMUS ART EDITORE 
il 18 marzo presso la Chiesa di San Nicolò daTolentino
 a Palermo


sgarbi, musardo,talmus
Dalla Presentazione:

"Lo studio di questa particolare festa della tradizione religiosa cristiana è oggi più che mai prezioso perché compendia quella civiltà contadina che oggi rischia definitivamente di scomparire.
Un libro che ne racconta l’origine e l’evoluzione, è un’opera indubbiamente meritoria. Questo, in particolare, oltre al ricco corredo fotografico, costituisce, per il rigore scientifico e per la linearità della scrittura didattica che ne fa un libro di ampia divulgazione, un prezioso contributo alla conoscenza e all’approfondimento di San Giuseppe e dei riti religiosi a lui ispirati.
"
      [V
ittorio Sgarbi]
 
Partire per un viaggio
 – sia pure per immagini e narrati – 
nel magico labirinto di antichi sapori e colori delle solari regioni 
di Puglia e Sicilia, le due Terre più fascinose del Mediterraneo,
 cariche della voce dei secoli e laboratorio interculturale di civiltà lontane…
Viaggiare per antiche e nuove contrade,
 nella veste di umili pellegrini della cultura,
 per rivisitare uno dei più ricchi patrimoni di rituali,
 di cui si adorna la devozione popolare: la festa di S. Giuseppe…
Entrare, con rispetto, nella intima microstoria di tante comunità,
 che da secoli, con la tenacia della fede e l’umiltà dei semplici,
 affidano il loro vissuto al patrocinio potente di questo santo Patriarca…
Questi gli obiettivi del presente volume,
 accostato da studiosi di legittimato spessore scientifico
 e documentato da un corredo iconografico,
 proveniente dagli scatti artistici di esperti della fotografia
 o dalla istantanea e fresca foto-ricordo del devoto visitatore e del turista,
 unitamente ad alcuni rari esemplari di piccole immagini devozionali,
 riemersi da prestigiose collezioni private…
E il tutto sapientemente supervisionato dall’occhio
 "critico" di Vittorio Sgarbi:
 uno dei più stimati e accreditati studiosi di Estetica,
 nonché profondo e severo conoscitore dell’Arte,
 che la contemporaneità possa vantare.

12 maggio 2013

Roberta Trani - Libertè!


Per il ciclo di eventi e mostre di Foto Arte 2013:

Liberté! ferma le immagini di un cammino veloce, quello della Storia nei giorni dell’emergenza alla tendopoli di Manduria. I giorni in cui il centro di accoglienza, allestito in fretta e furia nell’ex aeroporto militare, “ospitò” più di tremila profughi tunisini.
Nel fissare queste immagini ancora vive, Libertè! va oltre la cronaca e, del suo scorrere impetuoso, rende la dimensione umana prima che informativa, oltre all’ansia di cambiamento trasmessa al Paese.
L’esperienza giornalistica fonde didascalie, scritte da Fulvio Colucci, e immagini, realizzate da Roberta Trani, edito nel 2011 da Il Grillo Editore.
Il reportage fotografico è nato durante l'attività che l'autrice ha svolto in quei giorni come volontaria, un reportage fatto con qualsiasi mezzo a disposizione, che volge l'attenzione alla profondità di sentimento più che alla profondità di campo.

Alla presentazione del libro interverrà il giornalista Fulvio Colucci, autore dei testi.

Vernissage e presentazione del libro 11 maggio ore 20.00
La mostra rimane aperta dal lunedì al sabato con i seguenti orari: 8.00-13.00 e 15.30-19.00, domenica 9.00-13.00

Al Consorzio Produttori Vini di Manduria, via Fabio Massimo 19


Roberta Trani

Nata a Grottaglie, provincia di Taranto, nell'Aprile del 1988. Sensibile all'arte sin da piccolissima, sviluppa la sua infanzia tra giochi, studi di pianoforte classic, e il mondo del disegno, che la porta a coltivare una particolare attenzione per la lettura e riproduzione delle immagini. A 10 anni, grazie al papà fotoamatore, si avvicina al mondo della fotografia che continuerà a vivere in modo del tutto incosciente fino a quando - negli anni che vanno dal liceo all’università, durante i quali comincerà ad interessarsi al sociale e ad attivarsi per la difesa dei diritti umani - non arriverà a concepire la fotografia come “manifesto sociale”.
Oggi, Roberta, ha 25 anni e vanta numerose pubblicazioni e collaborazioni, anche su testate nazionali; fra le più importanti ricordiamo la collaborazione con Fulvio Colucci, per il libro-reportage “Liberté!” (di Fulvio Colucci, fotografie di Roberta Trani, prefazione di Pino Scaccia; edizioni Il Grillo), la collaborazione con Carlos Solito (noto fotoreporter e scrittore), la collaborazione con Amnesty International Italia, per cui ha firmato la foto-manifesto italiana della campagna internazionale "I support Saudi Arabian women to drive their way to freedom".

VISIONI POSTMODERNE Carmine Antonio MAZZIALE

Sabato 11 Maggio alle ore 19.30 
presso la Sala Espositiva della Casaccia, in via Municipio, 43,
 a Francavilla Fontana 
si terrà il vernissage della mostra
 “Visioni Postmoderne”
 dell’artista molisano 
Carmine Antonio Mazziale.

La mostra propone un viaggio nei paesaggi surreali 
dell'artista di Campobasso, 
che ha già avuto modo di farsi conoscere 
nella nostra città vincendo il Premio 
Speciale della Giuria 
all'ultima estemporanea organizzata dalla Casaccia
 nel settembre scorso riscuotendo 
molti apprezzamenti da pubblico e critica.

La giuria del premio composta dal 
Maestro Gianni Testa, 
dal Prof. Guglielmo Cozzolino 
e dall'esperto d'arte Cesare Corbara 
così si espresse sulla sua opera:
 “Con mano sicura l’autore,
 attraverso i profili dell’architettura francavillese,
 ci trasmette il senso di apocalittiche rovine
 traccia evidente della crisi del sentimento religioso. 
Particolarmente apprezzabili il controllo
 dei cromatismi e la coerenza compositiva”.

Questa personale ci consentirà di conoscere 
in maniera più approfondita la sua opera 
che cerca di scandagliare e osservare 
il mondo costruito sulle rovine della cultura,
 e sulle visioni del mondo infrante 
da una contemporaneità sempre più 
liquida  e frammentata. 
Si tratta di una mostra dall'enorme potere
 di suggestione con opere che contengono
 una forte componente metaforica
 ed una graffiante ironia a cui è impossibile
 rimanere indifferenti.

La mostra sarà visitabile sino al 21 Maggio
 e sarà aperta ogni giorno dalle 17:30 alle 20:30.

 La domenica aperta al mattino dalle ore 10:30 alle 12:30.

 Ingresso gratuito.

Post più visitati

La Cripta di Crisante e Daria

Presentazione Storico/Culturale del Castello d'Oria

Bar Carone - La SCARPETTA

"Lu Picurieddu ti Pasca"

i Miei Pensieri...

Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

ma soltanto una grande soddisfazione personale.

-.-