L'attore oritano Giuseppe Vitale su
Rai Uno
sarà
Carrisi,
il bidello del conservatorio
della miniserie
"Tutta la musica del cuore".
Giuseppe Vitale
nei panni del bidello Mario Carrisi nella serie tv
"Tutta la musica del cuore"
Si annuncia come un grande appuntamento soprattutto
con la musica quello con la serie tv
in prima serata la 6^ puntata.
La musica in questione è per lo più quella classica
che i bravi musicisti e attori eseguono
all’interno del conservatorio,
al centro delle vicende che si dipanano nelle sei puntate.
Per
l’occasione Paolo Vivaldi, autore delle musiche,
ha scelto come tema
conduttore una
sonata di Bach
che ben si sposa con le
atmosfere suggerite
da immagini e situazioni nelle quali la
questione
generale della corruzione nella scuola
è declinata con leggerezza.
Intorno alla musica ruotano dunque
i buoni e i cattivi di questa storia.
I primi sono capitanati dal boss Francesco Santopirro
(Fabrizio Traversa)
e dal suo protetto, il direttore Marra (Antonio
Stornaiolo).
I secondi dall’ispettrice inviata dal ministero (Francesca
Cavallin)
e dal maestro concertatore (Johannes Brandrup).
All’interno di questa che può essere considerata
l’orchestra c’è il mio piccolo ruolo di bidello
raccomandato e corrotto.
Non suono alcuno strumenti e anzi rimango
estraneo
al mondo musicale del conservatorio:
la mia può essere
considerata una musica silenziosa,
prendendo a prestito il primo titolo della miniserie
Una musica fatta di sguardi, presenze,
controllo del territorio del
conservatorio,
omertà: il controcanto della musica brillante
e
trasparente dei protagonisti.
La mia può dunque essere considerata una
musica cupa, grave.
Ma non pacifica perché il mio personaggio
denuncerà
un certo nervosismo.
La mia unica passione sarà una vespa bianca,
al quale sarò molto
attaccato e che terrò come un gingillo.
L’unico sprazzo di luce in un
personaggio
dai coloro tetri nonostante il bel blu del suo camice.
Un bidello come tanti
se ne vedono nelle scuole,
mi ha fatto notare più di qualche amico
mentre
gli raccontavo di questo mio ruolo, senza voler
con questo
provocare una polemica con i bidelli
della scuola italiana di ogni
ordine e grado.
Ma Laura Ippoliti, autrice della sceneggiatura,
ha fatto
questo tipo di scelta a seguito della sua esperienza
di docente in un
conservatorio.
Quindi qualche motivo di dovrà pur essere,
non fosse
altro che dei cattivi abbiamo bisogno
per far andare avanti le storie.
E
comunque c’è anche un bidello dalla parte dei buoni
che collabora con
le indagini.
Così la categoria da una parte e la serie tv
dall’altra si
salvano.
Buona visione e tornate in queste settimane
in questo blog: vi
racconterò dell’altro.