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01 giugno 2023

Festa della Repubblica - 2 giugno


                 






La data è stata scelta perché, proprio tra il 2 e il 3 giugno 1946,
 si tenne il referendum con cui gli italiani,
 dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia 
(di cui 20 di dittatura fascista),
 scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica costituzionale,
 abolendo la monarchia.

La Festa della Repubblica è una giornata di 
grandi iniziative e cerimonie ufficiali.
 
Dal 1948, in via dei Fori Imperiali, a Roma,
 si tiene una sfilata militare in onore della Repubblica.
 Negli ultimi anni la sfilata è stata semplificata,
 per renderla meno costosa e alcuni reparti delle forze armate 
(per esempio i mezzi corazzati),
 non sfilano più. 
Oltretutto, con le loro vibrazioni mettevano a rischio i
 monumenti antichi che sorgono nella zona.

La cerimonia prevede la deposizione di una 
corona d'alloro al Milite Ignoto presso 
l'Altare della Patria e una parata militare 
alla presenza delle più alte cariche 
dello Stato.

27 aprile 2023

1° Maggio 2023




Origini del Primo maggio

Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. 
A lanciare l'idea è il congresso della
Seconda Internazionale, 
riunito in quei giorni nella capitale francese:
"Una grande manifestazione sarà organizzata 

per una data stabilita, in modo che simultaneamente
 in tutti i paesi e in tutte le città,
 nello stesso giorno, 
i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità 
di ridurre per legge la giornata lavorativa
 a otto ore e di mandare ad effetto
 le altre risoluzioni del 
Congresso di Parigi".

Poi, quando si passa a decidere sulla data,
 la scelta cade sul 1 maggio.
 Una scelta simbolica: tre anni prima infatti,
 il 1 maggio 1886, 
una grande manifestazione operaia 
svoltasi a Chicago,
 era stata repressa nel sangue.
 
Man mano che ci si avvicina al 1 maggio 1890

 le organizzazioni dei lavoratori intensificano
 l'opera di sensibilizzazione sul significato di quell'appuntamento.
 
"Lavoratori - si legge in un volantino diffuso a

 Napoli il 20 aprile 1890 - 
ricordatevi il 1 maggio di far festa.

 In quel giorno gli operai di tutto il mondo, 
coscienti dei loro diritti,
 lasceranno il lavoro per provare ai padroni che,
 malgrado la distanza e la differenza di 
nazionalità, di razza e di linguaggio,
 i proletari sono tutti concordi nel voler
 migliorare la propria sorte e
 conquistare di fronte agli oziosi il posto
 che è dovuto a chi lavora.

 Viva la rivoluzione sociale! 

Viva l'Internazionale!".

Monta intanto un clima di tensione, 

alimentato da voci allarmistiche:
 la stampa conservatrice interpreta le
 paure della borghesia,
 consiglia a tutti di starsene tappati in casa,
 di fare provviste,
 perché non si sa quali gravi sconvolgimenti
 potranno accadere.
 
Da parte loro i governi, più o meno liberali o

 autoritari, allertano gli apparati repressivi.

In Italia il governo di Francesco Crispi

 usa la mano pesante,
 attuando drastiche misure di prevenzione e
 vietando qualsiasi manifestazione pubblica
 sia per la giornata del 1 maggio che per
 la domenica successiva,
 4 maggio.
 
In diverse località, per incoraggiare la

 partecipazione del maggior numero di lavoratori,
 si è infatti deciso di far slittare
 la manifestazione alla giornata festiva.
 
Del resto si tratta di una scommessa 

dall'esito quanto mai incerto:
 la mancanza di un unico centro coordinatore
 a livello nazionale 
- il Partito socialista e la Confederazione generale
 del lavoro sono di là da venire -
 rappresenta un grave handicap dal punto di vista organizzativo. 
Non si sa poi in che misura i lavoratori
 saranno disposti a scendere in piazza
 per rivendicare un obiettivo,
 quello delle otto ore,
 considerato prematuro da gran parte
 dei dirigenti del movimento
 operaio italiano o
 per testimoniare semplicemente 
una solidarietà internazionale di classe.
Proprio per questo la riuscita del 1 maggio 1890

 costituisce una felice sorpresa,
 un salto di qualità del movimento dei lavoratori,
che per la prima volta dà vita ad una 
mobilitazione su scala nazionale,
 per di più collegata ad un'iniziativa di
 carattere internazionale.
 
In numerosi centri, grandi e piccoli,

 si svolgono manifestazioni, 
che fanno registrare quasi ovunque
 una vasta partecipazione di lavoratori.

 Un episodio significativo accade a Voghera, 
dove gli operai, costretti a recarsi al lavoro,
 ci vanno vestiti a festa.

"La manifestazione del 1 maggio 

- commenta a caldo Antonio Labriola -
 ha in ogni caso superato di molto tutte
 le speranze riposte in essa 
da socialisti e da operai progrediti.
 Ancora pochi giorni innanzi,
 la opinione di molti socialisti,
 che operano con la parola e con lo scritto,
 era alquanto pessimista".
Anche negli altri paesi il 1 maggio ha un'ottima riuscita:
"Il proletariato d'Europa e d'America 

- afferma compiaciuto Fiedrich Engels -
 passa in rivista le sue forze mobilitate
 per la prima volta come un solo esercito.
 E lo spettacolo di questa giornata aprirà 
gli occhi ai capitalisti".
Visto il successo di quella che avrebbe 

dovuto essere una rappresentazione unica,
 viene deciso di replicarla per l'anno successivo. 
Il 1 maggio 1891 conferma

 la straordinaria presa di 
quell'appuntamento e induce la 
Seconda Internazionale 
a rendere permanente quella che,
 da lì in avanti, dovrà essere la 
"festa dei lavoratori di tutti i paesi".


Tra Ottocento e Novecento
Inizia così la tradizione del 1 maggio, un appuntamento al quale il movimento dei lavoratori si prepara con sempre minore improvvisazione e maggiore consapevolezza. L'obiettivo originario delle otto ore viene messo da parte e lascia il posto ad altre rivendicazioni politiche e sociali considerate più impellenti. La protesta per le condizioni di miseria delle masse lavoratrici anima le manifestazioni di fine Ottocento.

Il 1 maggio 1898 coincide con la fase più acuta dei "moti per il pane", che investono tutta Italia e hanno il loro tragico epilogo a Milano. Nei primi anni del Novecento il 1 maggio si caratterizza anche per la rivendicazione del suffraggio universale e poi per la protesta contro l'impresa libica e contro la partecipazione dell'Italia alla guerra mondiale.

Si discute intanto sul significato di questa ricorrenza: giorno di festa, di svago e di divertimento oppure di mobilitazione e di lotta ?

Un binomio, questo di festa e lotta, che accompagna la celebrazione del 1 maggio nella sua evoluzione più che secolare, dividendo i fautori dell'una e dell'altra caratterizzazione.

Qualcuno ha inteso conciliare gli opposti, definendola una "festa ribelle", ma nei fatti il 1 maggio è l'una e l'altra cosa insieme, a seconda delle circostanze più lotta o più festa.

Il 1 maggio 1919 i metallurgici e altre categorie di lavoratori possono festeggiare il conseguimento dell'obiettivo originario della ricorrenza: le otto ore.



Il ventennio fascista
Nel volgere di due anni però la situazione muta radicalmente: Mussolini arriva al potere e proibisce la celebrazione del 1 maggio.

Durante il fascismo la festa del lavoro viene spostata al 21 aprile, giorno del cosiddetto Natale di Roma; così snaturata, essa non dice più niente ai lavoratori, mentre il 1 maggio assume una connotazione quanto mai "sovversiva", divenendo occasione per esprimere in forme diverse - dal garofano rosso all'occhiello alle scritte sui muri, dalla diffusione di volantini alle bevute in osteria - l'opposizione al regime.

 
Dal dopoguerra a oggi
All'indomani della Liberazione, il 1 maggio 1945, partigiani e lavoratori, anziani militanti e giovani che non hanno memoria della festa del lavoro, si ritrovano insieme nelle piazze d'Italia in un clima di entusiasmo. 

Appena due anni dopo il 1 maggio è segnato dalla strage di Portella della Ginestra, dove gli uomini del bandito Giuliano fanno fuoco contro i lavoratori che assistono al comizio. 

Nel 1948 le piazze diventano lo scenario della profonda spaccatura che, di lì a poco, porterà alla scissione sindacale. Bisognerà attendere il 1970 per vedere di nuovo i lavoratori di ogni tendenza politica celebrare uniti la loro festa.

Le trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini ed anche il fatto che al movimento dei lavoratori si offrono altre occasioni per far sentire la propria presenza, hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme di celebrazione del 1 maggio. 

Oggi un'unica grande manifestazione unitaria esaurisce il momento politico, mentre il concerto rock che da qualche anno Cgil, Cisl e Uil organizzano per i giovani sembra aderire perfettamente allo spirito del 1 maggio, come lo aveva colto nel lontano 1903 Ettore Ciccotti: 
"Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l'interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de'sensi; e un'accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell'avvenire, naturalmente è portata a quell'esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa".



fonte: Cgil di Roma e del Lazio - Archivio Storico  "Manuela Mezzelani"

21 aprile 2023

25 aprile "La Festa della Liberazione"




L'anniversario della liberazione d'Italia, ricorrenza conosciuta anche come festa della Liberazione o semplicemente 25 aprile, è una festa nazionale della Repubblica Italiana che ricorre il 25 aprile di ogni anno e che celebra la liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista e dal regime fascista.

È un giorno fondamentale per la storia d'Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate alleate, dall'Esercito Cobelligerante Italiano ed anche dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall'8 settembre 1943.

  Il 25 aprile si celebra
l’anniversario della liberazione d’Italia 
dalla occupazione dall’esercito tedesco e dal
 governo fascista
  avuta luogo nel 1945. 
E' quindi doveroso dedicare una pagina
 a questa ricorrenza perché ha segnato
 una svolta importante per il nostro paese.

Dopo la liberazione d’Italia dai 
nazifascisti 
 i gruppi politici della Resistenza 
hanno ricostruito il nuovo stato italiano.
 Un nuovo stato basato sulla democrazia 
e sul rispetto delle libertà.
 Questa era l’idea in origine dello  
Stato italiano.

Ogni anno in svariate 
città italiane 
vengono organizzati cortei e manifestazioni
 per festeggiare e ricordare la  
festa della liberazione.  
Torino e Milano furono liberate il
 25 aprile del 1945:
 questa data è stata assunta quale giornata 
simbolica della liberazione dell'Italia intera 
dal regime fascista e, 
denominata appunto
 Festa della Liberazione 
che viene commemorata ogni anno
 in tutte le città d'Italia.


06 luglio 2021

Il 6 luglio è l'International Kissing Day - " Giornata Mondiale del Bacio


 
World Kiss Day

il 6 luglio è l'International Kissing Day

ovvero la Giornata Mondiale del Bacio,
 festa nata in Gran Bretagna nel 1990,
 ma presto diffusa in tutto il mondo 
con l’obiettivo di ricordare quanto può essere 
importante un bacio: 
un bacio sulla bocca o
 “alla francese”, 
un bacio tra amici, fratelli,
 genitori e figli:
 tutti estremamente importanti ed emozionanti.

 Con questa giornata si vuole dare
 importanza alle emozioni,
 alle sensazioni, a ciò che ci fa battere il cuore:
 per un attimo quindi fermiamoci,
 distacchiamoci dallo stress 
della routine quotidiana e...

La Giornata Internazionale del Bacio 

si festeggia il 13 aprile o

 il 6 luglio: scopriamo di più!

Anche in questo periodo di pendemia è possibile festeggiarla,

 esclusivamente però fra conviventi.

La Giornata Internazionale del Bacio

L'International Kissing Day 

si festeggia il 13 aprile ed è una giornata importante per

 ricordare l'importanza del bacio, anche in tempi di Coronavirus.

Un bacio è il modo più semplice per dimostrare affetto ed è in grado di ridurre il livello di ansia, abbassare la pressione sanguigna e rinforzare una relazione. Il 13 aprile è il giorno perfetto per ricordare tutti i benefici di un bel gesto di affetto. Durante un bacio il cervello rilascia infatti l'ossitocina, nota anche come "ormone dell'amore". Durante il lockdown ci si possono sempre scambiare dei baci virtuali: non hanno lo stesso effetto ma sono indubbiamente piacevoli sia da inviare che da ricevere.

Altre giornate del bacio

Non c'è motivo per dedicare al bacio un solo giorno, visto che dimostrare affetto o amore in questo modo non costa nulla ed è estremamente piacevole. Il 13 luglio è stato dichiarato International Kissing Day per commemorare il bacio più lungo della storia, durato oltre 46 ore. Il record è poi stato battuto, e per ricordarlo è stata istituita una nuova Giornata del Bacio il 6 luglio, quando le labbra di una coppia tailandese sono state unite, durante una gara, per ben 58 ore. Negli Stati Uniti la Giornata Nazionale del Bacio si festeggia invece il 22 giugno, mentre per la tradizione indiana cade il 13 febbraio, il giorno prima di San Valentino.

Festeggiare l'International Kissing Day in tempi di pandemia

Quest'anno sarà più difficile festeggiare l'International Kissing Day, complici la pandemia globale e le necessarie misure precauzionali come distanziamento sociale e obbligo di mascherina. Nulla però ci impedisce di ricordare come un bacio sia importante per trasmettere affetto e amore, quanto siano benefici i suoi effetti sul cervello e sul corpo e quanto sia piacevole scambiarsi questo tipo di effusioni. Un bacio può essere usato in molti modi: come forma di saluto, dimostrazione d'affetto o vero e proprio preliminare per l'amore. Le coppie potranno sempre confortarsi con un bel bacio, anche nel mezzo di una pandemia, mentre fra amici, parenti e conoscenti bisognerà aspettare tempi migliori per ricominciare a scambiarsi i tradizionali baci sulle guance come forma di saluto.

 
baciamoci!

 

28 marzo 2021

4 anni dalla sua scomparsa...


Cara Zia…
 il Signore oggi ti ha chiamato a sé
Ti voglio ricordare per la simpatia 
che hai sempre dispensato a tutti coloro 
che ti hanno conosciuta.. 
per la grande disponibilità sempre manifestata, 
ti voglio ricordare come una donna forte, 
più forte di quanto si potesse immaginare… 
ti voglio ricordare per la immensa educazione 
che ogni giorno hai condiviso con la tua famiglia 
e noi tutti… ti voglio ricordare per quel tuo sorriso 
sempre pronto e per gli abbracci che mi hai 
regalato tutte le volte che mi hai incontrato.. 
ti voglio ricordare per la cura che hai avuto 
dei tuo fratelli anche nei momenti difficili della loro vita..
La vita, purtroppo, ci ha portato a vivere lontani.. 
ma io so che, come gli altri familiari, 
sono stato sempre nel tuo cuore…
Ti devo confessare una cosa… 
anche se oggi so che conosci le verità… 
spesso, nelle poche volte che sono tornato ad Oria, 
non sono venuto a trovarti non perché 
non avessi il desiderio di salutarti… 
ma negli ultimi anni quando ti guardavo 
trattenevo a stento le lacrime 
(qualche volta coperte dagli occhiali da sole)
a causa della incredibile somiglianza con 
mio padre, tuo fratello..

Ti chiedo perdono…
Ai miei cugini ed ai miei familiari 
dico che dovremo essere sempre orgogliosi 
di averti avuto come mamma, zia o nonna…
Un abbraccio fraterno ed affettuoso a tutti

Ciao Zia… ti voglio bene
(Barsanofio Antonio Ariano, nipote di Giggia)
 
 
 

23 novembre 2020

"Un Giudice di Rispetto" collage nel decennale della proiezione.


Nel nuovo millennio la città d' "Orea" fu il set del film
 "Un Giudice di rispetto"
opera diretta da Valter Toschi e Bruno Mattei 
con la partecipazione di ottimi attori 
Philippe Leroy, Orso Maria Guerrini e la splendida Marina Suma 
e di tanti altri concittadini messi per la prima volta
davanti alla macchina da presa.

... mi sembra ieri...  l'entusiasmo della notizia, la curiosità, 
l'inizio e durante le riprese, 
la partecipazione di tutta la città  che per due mesi 
 le stradine e i vicoli del centro storico trasformate in set,
la Cinecittà d' OREA.

Alla prima del film,  sul piazzale Antoniano (San Pasquale),
 gremitissimo, era talmente tanta la voglia di vedere 
sul grande schermo "Oria ed i suoi attori per un giorno". 

Non è mancata occasione da allora, di rivedermi il film 
e di sentir parlare gli 'attori
che tanto entusiasmo avevano investito  
nella lavorazione e nel ruolo recitativo del film - .

Il film, oltre ad Oria e dintorni, non ebbe grande fortuna commerciale, 
proiettato a Roma e qualche altra città, fù visto (e dimenticato) 
da pochi spettatori.

Il film che vi presento sul sito sono spezzoni 

montato da un certo 'OritanoVero' che non conosco personalmente  
e che scoprii casualmente sul portale di
"YOU TUBE"


AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA !
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15 dicembre 2017

Come eravamo... "Messa in Basilica ripresa da RAI1 con Mons. Armando FRANCO e Don Elia FARINA 14.2.1993" ...il Video"

Oggi 15 dicembre 2017 ricorre il XX anniversario della morte 
del  Vescovo di Oria 
Mons. Armando Franco. 

Ringraziamo il Signore per la sua testimonianza viva 
di MISERICORDIA, a servizio dei più poveri e più deboli 
e preghiamo per la sua anima benedetta.

10 giugno 2016

Edizione Straordinaria Corteo Storico 50° Edizione



PARCO MONTALBANO 

 ai piedi del Castello Normanno-Svevo di Oria 
riapre i battenti sabato 14 maggio alle ore 17:30. 
Sarà finalmente visitabile dopo i lunghi lavori di restauro,
 ampliamento e scavo archeologico.
Così, durante il nostro evento di sabato, 
sarà possibile visitare il parco 
- sede di importanti ritrovamenti di epoca bizantina - 
e attraverso esso, incontrando figuranti e Milites 
si potrà raggiungere il centro storico, dove si svolgerà 
"La Notte dell'Imperatore".

L'inaugurazione avverrà dall'ingresso 
Nord del parco (via Giacinto D'Oria).

Saranno presenti il sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, 
e il borgomastro di Lorch (Germania).

Anche domenica, in occasione del 
Corteo Storico di Federico II - ed. straordinaria, 
sarà possibile visitare il parco.

La Notte dell'Imperatore + Corteo Storico Straordinario

25 febbraio 2016

Ricordando Sandro Pertini

 

Alessandro Pertini detto Sandro
(San Giovanni di Stella, 25 settembre 1896
 Roma, 24 febbraio 1990)
è stato un politico, giornalista e antifascista italiano.
Fu il settimo presidente della 
Repubblica Italiana,
 in carica dal 1978 al 1985.

Durante la prima guerra mondiale,

19 maggio 2015

Piergiorgio Frassati 90° Anniversario della Morte 4 luglio 1925 - 25° di Beatificazione

Beato Piergiorgio Frassati Terziario domenicano
  Torino, 6 aprile 1901 - 4 luglio 1925
Nasce nel 1901 a Torino in una famiglia della ricca borghesia: suo padre è Alfredo Frassati noto giornalista e la mamma è Adelaide Ametis affermata pittrice. In un periodo in cui Torino inizia un accentuato sviluppo imprenditoriale, Pier Giorgio viene a conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono gli operai. Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati. Si iscrive a diverse congregazioni e associazioni cattoliche, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna. Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell'assistenza degli ultimi. Muore di poliomelite fulminante il 4 luglio 1925. (Avvenire)
Martirologio Romano: A Torino, beato Piergiorgio Frassati, che, giovane militante in associazioni del laicato cattolico, si impegnò con tutto se stesso in iniziative di sviluppo sociale e di carità verso i poveri e i malati, finché morì colpito da paralisi fulminante.

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"Lu Picurieddu ti Pasca"

i Miei Pensieri...

Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

ma soltanto una grande soddisfazione personale.

-.-