Visualizzazione post con etichetta Luca. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Luca. Mostra tutti i post

31 maggio 2014

Come eravamo... i Kamhasci al Merum con Studio 100 di Emilio Carbone - 1 maggio 2006



Serata di Pizzica al
 Merum con il gruppo
 'Kamhasci' 
formatosi grazie ad una idea 
di alcuni ragazzi frequentanti la
 Chiesa di San Francesco di Assisi,
 incoraggiati, guidati e coadiuvati dal
 Parroco Don Domenico Spina.

17 dicembre 2013

Milites Friderici II - Casting spettacolo 2014

Casting per il prossimo spettacolo 
della compagnia d'arme.
 
Domenica 22 Dicembre 
dalle ore 16.00 
presso la sede in via Latiano, 98
 ad Oria (Br) Puglia Italy.

10 dicembre 2013

..."dé Normanni" ...dalla torre alla Città...

 
San Vito dei Normanni (Brindisi)
 Un tuffo nell'XI secolo dal titolo
 “De' Normanni, dalla torre alla città”


13/12/2013


Esattamente 150 anni fa,
 il 13 dicembre del 1863,
 la città di San Vito assumeva la sua attuale denominazione.

29 settembre 2013

...ed è subito sera!

"Ed è subito sera..." 
serata letteraria conclusiva del 
Premio letterario internazionale 
Il Pozzo e l'Arancio - IX edizione.
Foto presa dal profilo di F B del 'Pozzo e l'Arancio'



 Medaglia del Presidente della Repubblica italiana a
 “Il Pozzo e l’Arancio”


Il 19 settembre 2013 
il Presidente della Repubblica Italiana 
Giorgio Napolitano 
ha conferito all’associazione culturale
 “Il Pozzo e l’Arancio” 
la medaglia  
“quale suo premio di rappresentanza
per la meritoria attività di diffusione della cultura”.


Tutti i soci e collaboratori de
 “Il Pozzo e l’Arancio” 
esprimono la massima gioia 
e la più piena soddisfazione per l’alto 
riconoscimento ricevuto, 
coronamento di un impegno costante e proficuo.


Il conferimento, 
avvenuto alla vigilia della IX edizione
 del Premio letterario internazionale,
 accresce ancor più la validità dell’iniziativa 
che ormai brilla per qualità 
nel panorama culturale italiano.

17 luglio 2013

"Un Pozzo di Cultura" rassegna estiva 2013

 




“Un pozzo di cultura”

 rassegna estiva 2013

L’associazione culturale “Il Pozzo e l’Arancio”
 presenta l’edizione 2013 della rassegna 
“Un pozzo di cultura” 
che si terrà dal 10 al 22 luglio nel
 Giardino di San Francesco
 attiguo alla chiesa di San Francesco d’Assisi 
in Oria (Br).

Un’idea che ha già nella passata edizione 
ha riscosso apprezzamenti,
 imponendosi quali appuntamento di 
promozione culturale dalla notevole 
rilevanza territoriale.
L’iniziativa culturale si svolge in collaborazione 
con la parrocchia di “San Francesco d’Assisi”
 in Oria e con il patrocinio morale 
della locale Amministrazione comunale. 

La rassegna si svolgerà secondo il seguente programma:

Mercoledì 17 luglio: Francesco Lonoce

(architetto) interviene sul tema

“I beni culturali ecclesiastici,
patrimonio di ciascuno”.


Venerdì 19 luglio: Mario Carparelli presenta
il suo libro 

“Il più bello e il più maligno spirito che io abbia mai conosciuto”

opera sul filosofo Giulio Cesare Vanini;

interviene Diego Fusaro

(Università “Vita-Salute San Raffaele” – Milano).

Lunedì 22 luglio: Cristian Guzzo presenta

il suo libro

“L’esercito normanno nel Meridione d’Italia: battaglie,
assedi ed armamenti dei cavalieri del Nord (1016-1194)”.
I quattro appuntamenti, tutti ad ingresso libero,
 inizieranno alle ore 19.30.

L’intera rassegna, coordinata da Pierdamiano Mazza, 
è curata dallo staff de “Il Pozzo e l’Arancio” 
composto da Ubaldo Spina, Luana Gioia,
 Mino Candita e Luca Carbone; 
collabora quale assistente tecnico Andrea Gioia.

La suggestiva sede della rassegna, lo storico 
Giardino di San Francesco,
 è gentilmente concesso dal parroco di 
San Francesco d’Assisi in Oria, 
don Domenico Spina.

27 maggio 2013

La Storica Parata dei Turchi - Potenza

I Milites Friderici II alla Storica Parata dei Turchi  
Potenza 
29 maggio 2013, Ore 19.30 
 Campo Sportivo “Viviani”

La storica parata dei turchi.  
Patrimonio d’Italia per la Tradizione

 L a Storica Parata dei Turchi è la festa della 
nostra  Città alla quale tutti i cittadini
 partecipano emotivamente.
 Una festa di popolo che si trascina di generazione
 in generazione nella quale sono coinvolte molte Associazioni cittadine che collaborano 
attivamente alla buona riuscita dell’evento con iniziative mirate e aggreganti per tutte le fasce 
di età della Città.
Essa si svolge in occasione della vigilia della festa 
in cui si commemora il Santo Patrono,
Gerardo da Piacenza
ormai da più di quattro secoli.
 L’importante riconoscimento di
Patrimonio d’Italia per la Tradizione” 
che la Storica Parata dei Turchi ha ottenuto nel
luglio del 2011 da parte nel Ministero del Turismo, 
aggiunge non solo una importante
onorificenza a questa centenaria tradizione
 di popolo ma conferma che le scelte intraprese
da questa Amministrazione si sono rivelate 

giuste e sono servite a restituire all’intera Città,
un evento che è l’anima stessa di Potenza, 
ne costituisce identità e appartenenza.
 Proprio per questi motivi, l’Amministrazione,
 sollecitata dal Comitato tecnicoscientifico 
e da altre  importanti istituzioni, 
ha ritenuto di candidare questo evento 
nella lista rappresentativa del
Patrimonio immateriale dell’UNESCO. 

Un ringraziamento al Comitato tecnico-scientifico
che, dal 2010, ha saputo riorganizzare l’intero evento: questo stesso Comitato ha elaborato
un disciplinare che è stato approvato 
in Consiglio Comunale, a maggio del 2011.

 Aver voluto approvare un disciplinare su 
questa tradizione è stato un altro importante
 passo di questa Amministrazione: 
in esso si stabiliscono regole fondamentali 
che servono a tutelare la nostra
tradizione ma non a fermarla o a cristallizzarla.
 
La Città di Potenza si identifica nella Storica 
Parata dei Turchi: vengono fatti sfilare,
 come in una pellicola di un film, 
900 anni di storia cittadina,
 900 anni di devozione verso il Santo Patrono, 
435 anni di un evento che si ripete ciclicamente
 ma è sempre nuovo e sempre
amato con la stessa intensità.
Una festa che affonda le origini nel 

Mediterraneo 
e che si confronta con le grandi civiltà
che in questo mare si sono succedute, 
incontrate e scontrate.

 Una festa di uomini, donne e
bambini, una festa di musica e suoni,
 una festa di aggregazione per l’intera Città
 e per ogni suo abitante.
 
Buona Parata dei Turchi!
 
Vito Santarsiero
Sindaco della Città di Potenza


Il restauro della memoria
L a Storica Parata dei Turchi racchiude
 una lunga tradizione popolare della città di
Potenza strettamente legata, almeno negli ultimi 200 anni, al Patrono, San Gerardo da Piacenza. 
Leggenda che si confonde con la storia della città e quella della fede del suo popolo. 
Gerardo La Porta arrivò a Potenza nel 1111. Da Piacenza, in realtà, arrivarono
tre santi uomini che ricoprirono la carica di vescovo:
 Alberto fu vescovo a Siponto,
Gerardo a Troia e Gerardo a Potenza.
La presenza di questo vescovo a 
Potenza fu un avvenimento molto importante
 per la città:
egli si fece amare molto dal popolo per la mitezza

 del carattere e la grande cultura così
come apprendiamo dalla descrizione della sua vita,
 scritta dal suo successore, 
il vescovo Manfredo. 

In questa biografia, si mettono in
 evidenza i molti miracoli che Gerardo
compì durante il suo episcopato e l’attenzione 
che rivolgeva verso i giovani. 
Gerardo
morì nel 1119: 5 anni dopo, e cioè nel 1124,
 egli fu canonizzato.
 Dopo qualche anno,
la Cattedrale di Potenza 
fu dedicato al nuovo santo e, da allora,
 il popolo potentino si
riconosce in questo uomo e 
lo festeggia con grande devozione.
A San Gerardo è legata la secolare tradizione

 della cacciata dei Turchi dalla città ma questa
è una leggenda che, pian piano, il popolo 

potentino costruì e si tramandò oralmente 
per molti secoli. 
Infatti, nella descrizione della vita di 
San Gerardo scritta dal vescovo Manfredo,
 non c’è nessun riferimento a questo miracolo né,
 in altre fonti, c’è notizia
dell’arrivo di popolazioni arabe in città.
Invece, risulta molto verosimile far risalire la 
Storica Parata dei Turchi a un altro episodio
anch’esso storicamente attestato. 
Il 24 giugno 1578, in occasione dell’arrivo 
del nuovo conte in città,
 Alfonso de’ Guevara, si organizzò 
una grande festa: in quel periodo, si
usava organizzare suggestivi trionfi quando

 in una città arrivava un nuovo re 
o un nuovo feudatario.
 Questa moda era in uso anche a Potenza: nell’occasione dell’arrivo del conte
Alfonso de’ Guevara si decise di aspettare 

il nuovo feudatario della città, presso il 
fiume Basento, a Betlemme. 
Si costruirono tre castelli e si simulò una battaglia con i Turchi che vennero sconfitti e fatti prigionieri: questo spettacolo faceva riferimento alle grandi
battaglie che, in quegli anni, si svolgevano nel Mediterraneo e che si conclusero con
la battaglia di Lepanto, nel 1571, quando l’esercito cristiano sconfisse definitivamente
l’armata turca.
Questi grandi eventi era abitudine di 

rievocarli con grandi spettacoli:
 succedeva in moltissime
città del Mediterraneo e accadde anche 

a Potenza.
 Si ritiene che questo spettacolo
piacque molto ai potentini che continuarono a metterlo in scena non solo quando
arrivavano i nuovi feudatari della città ma,

 anche, per il Santo Patrono verso il quale,
ogni anno, si rinnovava il ricordo e la devozione. 
Anzi, è molto probabile che il popolo
di Potenza attribuì alla protezione di 
San Gerardo la mancata occupazione della città
da parte dei Turchi e dei Mori che,

 durante il XV e il XVI secolo, 
terrorizzarono tutto il  Mediterraneo. 
I Turchi non arrivarono perché 
San Gerardo, aiutato da una schiera di
angeli guerrieri, li fermò sul fiume 

Basento e la città non subì 
alcuna scorreria o dominazione turca. 

Di sicuro, apprendiamo dalle delibere
 comunali di inizio del XIX secolo
e dai giornali delle stesso periodo,

 che la festa si svolgeva così come 
si svolge oggi.
 Per un periodo, essa avveniva l’11 maggio 
poiché la festa  di San Gerardo si festeggiava 
il 12: solo successivamente essa fu
 spostata al 29 maggio perché il clima 
diventava più mite.
Nella seconda metà del XIX secolo,

 Raffaele Riviello descrisse in maniera 
memorabile la parata dei Turchi, 
con ogni particolare e trasmettendo
 l’emozione che il popolo provava
nell’attesa della festa e quanto fosse 

amata da tutti.
Per tutti questi motivi, possiamo considerare 
la parata dei Turchi un avvenimento storico:
essa è legata a due eventi realmente 

accaduti e cioè il vescovado di Gerardo con la
sua santificazione e il grande trionfo 

organizzato per l’entrata in città del conte 
Alfonso de’ Guevara.
 Questi due avvenimenti storici si sono 
fusi in una leggenda erudita che si
trasmette da secoli: per questo, 

possiamo affermare che quest’anno ricorre il 435esimo anno della Storica Parata dei Turchi,
 e cioè il tempo trascorso dal primo documento
che ci descrive il popolo potentino 
“vestito alla moresca e alla turchesca”
appunto il 24 giugno 1578.
 La Storica Parata percorre tutti questi avvenimenti attraverso tre diverse ambientazioni:
 la prima è un momento di pura gioia e festa.
 Essa è l’inizio della parata e
la sua introduzione: dalle pagine di 

Raffaele Riviello
 si sono estrapolati tutti gli elementi
del popolo che aspetta e si prepara 

per onorare e commemorare San Gerardo.
 Attraverso suoni e balli della tradizione ottocentesca,
 si introduce gli spettatori nel clima di
festa: sfilano contadini e borghesi, si porta in processione la iaccara che verrà accesa,
nell’antica piazza del sedile, 

alla fine di tutta la parata.
Solo con la seconda ambientazione 

comincia la parata tradizionale: il gran turco
Civuddine viene trasportato su un carro fra odalische e nobili signori turchi. Subito
dopo, si simulano le grandi battaglie che 

avvenivano nel Mediterraneo con gli scontri
fra Cristiani e Turchi. 


Ed ecco che, dopo la battaglia, 
si celebra il miracolo dello scontro
mai avvenuto a Potenza: 

San Gerardo, circondato dagli angeli guerrieri,
 viene trasportato
su una nave trascinata dai prigionieri turchi.


 La città è libera: si portano i vessilli
della 4 porte più importanti della città e sfilano guerrieri, ecclesiastici e nobili che 

rappresentano la Potenza del XVI secolo. 
Infine, si rievoca l’arrivo del conte
 Alfonso de’ Guevara in città che viene 
accolto a Portasalza dal Mastro 
giurato e dai nobili uomini
insieme all’arciprete e a tutto il clero cittadino. 


La terza ambientazione è un momento di pura spiritualità e racconta come era la città
nel XII secolo: è il momento in cui è in 

vita il vescovo Gerardo, 
un periodo di grande
fascino e di grandi avvenimenti. 
I Normanni stavano costruendo il 
Regno di Sicilia che
venne fondato nel 1130 e cioè pochi 

anni dopo il vescovado di Gerardo da Piacenza:
 in questo periodo la Basilicata era al 
centro dei grandi avvenimenti europei.

Melfi era la capitale, la città dal quale 

si dipartì la grande conquista del Regno;
 Venosa, con la chiesa della SS.Trinità 
e la successiva costruzione dell’Incompiuta,
 era la città prescelta dalla famiglia normanna 
degli Altavilla come tomba di famiglia.
 

Potenza era ubicata sui grandi circuiti 
viari percorsi da re e imperatori: 
una città che il geografo arabo Edrisi 
descrive estesa e popolata, 
fra le sue coltivazioni, egli menziona
estesi campi di viti e di alberi da frutto; 

parla inoltre del fiume Basento
 (in arabo barantal),
 avente origine da un monte vicino alla città. 
Dunque, una città in pieno
sviluppo che si riconosce e trova 

identità civica nel Santo Patrono: 
non a caso questa ambientazione termina 
con il trasporto del 
Tempietto di San Gerardo 
al passaggio del
quale, gli spettatori usano segnarsi 

con la croce per rinnovare quel profondo 
senso di appartenenza e di devozione 
verso colui che seppe riunire l’intera 
città in un senso identitario comune.
 

La Parata si conclude davanti la Cattedrale: 
sulla porta dell’edificio religioso, la statua
del Santo aspetta la città. 

I figuranti si riuniscono sotto la scalinata
 e simbolicamente, ogni anno, 
la città si consegna al suo 
Patrono in un momento di grande spiritualità 
ed emozione con canti e preghiere 
dedicate a San Gerardo.
 
Antonella Pellettieri
Presidente Comitato tecnico-scientifico

24 maggio 2013

La battaglia del XI secolo


 

La Battaglia dell'XI Secolo tra Normanni e Bizantini

Taranto - Archeoparco Satùro


25-26 Maggio 2013

 Programma

Sabato 25 maggio
Ore 16:30 - 21:00 apertura accampamento e mercatino medievale,
spettacoli d'arme e torneo di tiro con l'arco
Ore 18:00 Prologo de La Battaglia dell'XI Secolo

Domenica 26 maggio
Ore 11,00 apertura al pubblico accampamento e mercatino medievale.
Ore 18,00 Epilogo de La Battaglia dell'XI Secolo
Ore 20,00 Chiusura
Dopo il successo della VI edizione del 2012 anche quest’anno l’associazione storico culturale “I Cavalieri de li Terre Tarentine” in collaborazione con la Cooperativa Polisviluppo, ripropone la VII edizione de “La Battaglia dell’XI secolo” tra Normanni e Bizantini.
"Nel 1055 i Normanni ripresero l’offensiva per la conquista delle estreme terre pugliesi, il conte Umfredo di Altavilla e i fratelli  Goffredo di Conversano e Roberto di Montescaglioso riunirono in tempo le loro forze per dare battaglia ad un forte contingente Bizantino nei pressi di Taranto. I Bizantini furono sconfitti ma Taranto rimase ancora nelle loro mani così si spostarono alla conquista di Otranto e Castro”.
BREVE CHRONICON NORTHMANNICUM..
Sabato 25 e domenica 26 maggio 2013 tra le sponde dell’antico porto di Saturo, in un luogo suggestivo e palpitante di storia, il passato dell’XI secolo si ripresenta con accampamenti militari, allestiti con scrupolosa filologicità e decine di personaggi dell’epoca che animeranno quest’angolo di bellezza naturale del nostro territorio.
Alla battaglia parteciperanno circa 200 rievocatori storici con competenze specifiche nelle arti marziali occidentali provenienti da gruppi storici di tutta Italia e con una rappresentativa europea ricreando situazioni di battaglia dell’epoca il più fedelmente possibile con utilizzo di ordini, comandi, tattiche e schieramenti utilizzati in quel tempo.
La battaglia si svolgerà nei due giorni di evento con uno scontro iniziale del sabato pomeriggio e l’epilogo della domenica pomeriggio. Essa prevede un avvio scenografato in cui si inscenano alcuni episodi descritti dai cronisti dell’epoca con le gesta dei personaggi protagonisti e una seconda parte in cui il combattimento avverrà in parte “libero” e in parte in “show fighting” secondo le regole “Vikings combat” e della scherma scenografata.

Anche quest'anno avrà luogo un grande accampamento animato da scene di vita quotidiana e militare dove  mercanti e artigiani  esporranno gli oggetti e le lavorazioni artigianali dell’epoca.

Anche quest'anno avrà luogo un grande accampamento animato da scene di vita quotidiana e militare dove  mercanti e artigiani  esporranno gli oggetti e le lavorazioni artigianali.Vi sarà la possibilità da parte del pubblico di cimentarsi praticamente all’uso del telaio dell’epoca grazie ad esperte artigiane (sabato 25 dalle 17.00 alle 17,30 e domenica 26 dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 16,30 alle 17,30).
L’evento rientra tra le manifestazioni raccomandate di
 “FotoArte 2013”
 organizzato dal circolo fotografico
 “Il Castello”. (www.fotoartepuglia.it).
Il contributo di entrata nel Parco archeologico per l’evento è al fine di autofinanziamento associativo ed è di tre euro a persona per un giorno e 5 euro a persona per ambedue le giornate.
 I Bambini fino a 12 anni possono entrare gratuitamente.
Il pubblico potrà pranzare e cenare presso alcuni operatori turistici della zona convenzionati all’evento: Canneto Beach 338-8253038 (parcheggio a pagamento), Park Saturo (parcheggio a pagamento) 339-7366194, Satyrion (parcheggio a pagamento) 338-9827389 (anche Bed and Breakfast), Masseria Galeone 392-0182093 (anche servizio B. and B.).
Evento organizzato da:
"I Cavalieri de li Terre Tarentine" – Lama, Taranto
(www.cavalieriterretarentine.it),
 In collaborazione con:
Cooperativa Polisviluppo gestore del Parco Archeologico di Saturo.
Gruppi partecipanti:
II Cavalieri de li Terre Tarentine, Taranto
Historia, Bari
Milites federici II Oria (BR)
Imperiales Federici II, Foggia
Amici del Medioevo, Manfredonia (FG)
La Durlindana, Massafra (TA)
Rosa e Spada, Napoli
Reenactment Sud Italia
Lupo errante, Montesilvano (PE)
Wulfingas - Guardiani di Midgard, Roma
Compagnia del Drago, Reggio Calabria
Valhalla Viking Victory A.S.D. Morlupo (Roma)
Impuratus, Bitonto (Bari)
Il Castello, Leporano (Taranto)
Narsilion,Latina
Vikings,Italy
Sagitta barbarica di Turigi, Angera (VA)
Terror Mundi, Varsavia, Polonia
Artigiani presenti:
Riccardi Armature, Manfredonia (Fg)
Narsilion, abbigliamento storico e accessori, Latina.

07 maggio 2013

"Bambole Gonfiabili" di Giuseppe d'Abramo

 

Giovedì 9 maggio alle ore 18.30 
 la Biblioteca comunale "De Pace - Lombardi" di Oria (Br) 
vedrà il secondo appuntamento della rassegna 
 "Primavera d'autori"
 promossa dall'Assessorato comunale alla Cultura. 

L'appuntamento culturale - curato dall'associazione
 "Il Pozzo e l'Arancio"
 - vedrà la presentazione dell'antologia poetica
 "Bambole gonfiabili"
 di Giuseppe D'Abramo
 giovane autore giunto già alla pubblicazione
 della sua terza raccolta di opere poetiche.

 Interverranno - guidati da Ubaldo Spina
 (dirigente de "Il Pozzo e l'Arancio") 
 Pierdamiano Mazza (giornalista, 
presidente de "Il Pozzo e l'Arancio"),
 Maria Pia D'Apolito (docente di lettere)
 e Pino Malva (assessore comunale alla Cultura). 

Alla realizzazione dell'evento collabora
 Luana Gioia (segretaria de "Il Pozzo e l'Arancio").

Le "Bambole gonfiabili" del ventiquattrenne
 Giuseppe D'Abramo 
(pubblicate dalla casa editrice "Alice Book" di Catanzaro)
 sono il frutto di un proficuo lavoro di ricerca 
e studio dei canoni letterari appartenenti 
alle varie culture europee e non solo,
 affondando le proprie radici in un laborioso
 percorso di maturazione che vede il 
giovane autore attingere ad esperienze
 non comuni e certamente degne di essere
 cantate in un'opera poetica.

  Quelle che la critica ha definito come
"poesie che lasciano il segno" 
sono una notevole manifestazione letteraria 
che che tra l'altro ha portato 
Giuseppe D'Abramo 
a presentare la propria opera
 in varie città italiane.
 
Una particolare
 "lettura" 
dell'interessante antologia di 
D'Abramo sarà affidata a 
Luca Carbone 
(direttore artistico de "Il Pozzo e l'Arancio")
 mentre il pubblico potrà chiaccherare
 con l'autore e conoscerne meglio 
la poetica.

  “Il Pozzo e l'Arancio”
 associazione culturale

corso Umberto I, 32 - 72024 Oria (Br) - Italia
+39 328 1766419
info@ilpozzoelarancio.it - ufficiostampa@ilpozzoelarancio.it
www.ilpozzoelarancio.it

19 aprile 2013

Primavera d'Autori

Inizierà stasera la rassegna culturale 
“Primavera d’autori”
  promossa dall’Assessorato comunale alla cultura di Oria, 
con un programma di cinque eventi dall’indubbio spessore.

Gli appuntamenti 
– curati dall’assessore alla cultura Pino Malva – 
si terranno nella rinnovata sala conferenze della 
Biblioteca comunale “De Pace – Lombardi
 con inizio alle ore 18.30, in collaborazione con la 
Società di Storia Patria per la Puglia
l’ass. “Il Pozzo e l’Arancio” 
e l’ass. “Amittai ben Shefatiah” 
tutti di Oria.

La serata inaugurale della rassegna in programma 
per oggi sarà dedicata alla memoria del 
prof. Cesare Colafemmina, 
illustre storico dell’ebraismo scomparso lo scorso anno;
 in tale occasione saranno presentati i volumi
 “La scuola poetica ebraica in Oria nel sec. IX 
 inni per lo Shabbat di Amittai ben Shefatiah” di Ivo Fasiori 
e “L’uomo microcosmo e la circolazione 
dei fluidi in Shabbetai Donnolo” di Emilio Rosato. 
Dopo i saluti del sindaco Cosimo Pomarico,
 dell’assessore Malva e di Giuseppe D’Amico
 (ass. “Amittai ben Shefatiah”),
 interverranno l’assessore regionale al 
Mediterraneo e al Turismo Silvia Godelli,
 Pasquale Cordasco (Università di Bari),
 Benedetto Ligorio (Società di Storia Patria per la Puglia)
 e Emilio Rosato (Università de L’Aquila).
 
La rassegna proseguirà il 9 maggio con la presentazione 
dell’antologia poetica
 “Bambole gonfiabili” 
di Giuseppe D’Abramo 
a cura de
 “Il Pozzo e l’Arancio”, 
con l’intervento del giornalista Pierdamiano Mazza
 e della docente Maria Pia D’Apolito. 

La serata del 16 maggio sarà dedicata al 
magistrato Donato Palazzo 
che ha donato un ricco fondo librario 
alla biblioteca comunale oritana; 
nel corso della stessa serata sarà presentato il volume
 “La festa di San Giuseppe dalla Sicilia alla Puglia”
 di Vincenza Musardo Talò.

 Il 30 giugno l’assessore comunale alle Pari Opportunità
 Maria Grazia Iacovazzi presenterà il volume
 “Le donne di Federico II” di Bianca Tragni.

 Nell’evento conclusivo, previsto per il 6 giugno,
 sarà nuovamente protagonista il compianto
 prof. Colafemmina con la presentazione dei suoi libri
 “I cristiani, cittadini del cielo, alieni sulla terra?”
 e “Amare Dio nella stagione del Cantico”
 da parte di Diego Moretto (ass. “Amittai ben Shefatiah”),
 Rossella Schirone (ISSR di Lecce), 
Daniele Chiarulli (già direttore del centro studi “Miulli”);
 interverrà inoltre
 – presenza attesa –
 il vescovo Marcello Semeraro,
 già titolare della cattedra episcopale di Oria
 e ora di Albano Laziale.

01 dicembre 2012

“Morale cristiana e servizio ai più piccoli”



Si parla di bioetica con 

“Morale cristiana e servizio ai più piccoli”


Mercoledì 12 dicembre 2012 alle ore 19.00 
nel teatro del Seminario Vescovile
 “San Carlo Borromeo” 
sito nel centro storico di Oria (Br) 
in piazza San Giustino de Jacobis,
 l’associazione culturale
 “Il Pozzo e l’Arancio” 
presenterà il volume  
“Morale cristiana e servizio ai più piccoli”
  opera del prof. don Dario De Stefano,
 docente presso la Facoltà Teologica Pugliese.

 L’evento formativo, 
che gode del patrocinio morale della Città di Oria,
 sarà strutturato come 
incontro-dibattito sulla tematica bioetica
 “Per la difesa dell’embrione e degli ammalati di fine vita”
 traendo spunto proprio dal sottotitolo 
della stessa opera in presentazione.


Assieme all’autore interverranno il  
dott. Ferdinando Fabietti
  (dirigente medico)
 e il prof. don Patrizio Missere 
(docente presso la Facoltà Teologica Pugliese).

 Il dibattito sarà stimolato, 
oltre che dagli interventi dei tre relatori,
 anche dalla lettura di alcuni brevi estratti 
dal volume in presentazione.

 Coordina i lavori Pierdamiano Mazza 
(redattore di “MemOria” e presidente de “Il Pozzo e l’Arancio”)
 mentre il dibattito sarà moderato 
da Mino Candita

L’organizzazione è curata da 
Luca Carbone,
 Luana Gioia,
 Ubaldo Spina, 
Pasquale Dellomonaco
collabora Barbara Cavallo.


Tale incontro-dibattito si rivolge in particolar modo 
ai medici e agli operatori sanitari nonché 
ai docenti di religione e agli studenti di scienze religiose,
 assieme ovviamente a tutti coloro sensibili a tali tematiche. 

A quanti lo richiederanno, 
sarà rilasciato un attestato di partecipazione
 utile ai fini curriculari.

Post più visitati

La Cripta di Crisante e Daria

Presentazione Storico/Culturale del Castello d'Oria

Bar Carone - La SCARPETTA

"Lu Picurieddu ti Pasca"

i Miei Pensieri...

Fotografare era la mia passione: mi consideravo soddisfatto solo quando riuscivo a far "parlare" la fotografia.

Dedicavo gran parte del mio tempo a realizzare scatti, sempre con l'intento di cogliere l'attimo negli eventi, nelle cose e nelle manifestazioni più varie della natura.

Amo la spontaneità e mi affido all'intuizione.

I risultati migliori infatti li ottenevo quando fotografo all'insaputa del soggetto, e la foto è pura espressività.

Infine, penso alla fotografia come ad un'arte che matura e si evolve attraverso la passione, l'impegno e a una continua ricerca.

La fotografia è anche, un dettaglio della Vita, poter rivivere con serenità i ricordi di un momento particolare.

In queste pagine sono lieto nel proporvi alcuni scatti fotografici dove la naturalezza della scena evidenzia particolari in grado di rendere bella una foto e addolcire la scena fotografata.


Non mi è stato possibile chiedere a tutte le persone, le cui foto sono presenti in questo sito, se gradivano o meno questo inserimento; qualora qualcuna si ritenga offesa o infastidita da ciò, non ha che da telefonarmi o inviarmi e-mail all'indirizzo sotto pagina indicato ed io provvederò a togliere la o le foto indicatemi !

Ricordo a tutti, in ogni caso,

'che questo sito non è a fine di lucro'

ma soltanto una grande soddisfazione personale.

-.-